mercoledì 19 ottobre 2016

Inaugurazione della splendida stagione concertistica di Monfalcone: Mario Brunello ed Andrea Lucchesini, in Duo.


Giovedì 27 ottobre, alle 20.45, sono Mario Brunello (violoncello) e Andrea Lucchesini (pianoforte) a inaugurare la stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone, diretta da Filippo Juvarra. Brunello e Lucchesini suonano insieme da oltre 25 anni: si conobbero, infatti, la notte di Capodanno del 1989 e decisero di suonare insieme. Oggi, anche se entrambi continuano a coltivare la loro prestigiosa attività solistica, l’affiatato duo rappresenta il meglio della musica da camera italiana.
Il programma del concerto propone alcune fra le più belle pagine per violoncello e pianoforte. Due Sonate(l’op. 36 di Grieg e l'op. 40 di Šostakovič) e due brani solistici che presentano, in stili diversi, la Follia(danza di origine portoghese): le 12 Variazioni per clavicembalo di C. P. E. Bach e il brano La Follia di Sollima per violoncello solo, un pezzo che prevede la scordatura, composto nel 2007 per il Concorso Internazionale “Antonio Janigro”.

Primo artista italiano a vincere il Concorso “Čaikovskij” di Mosca nel 1986, Mario Brunello s’impone fin da giovanissimo sulla scena internazionale. Invitato dalle più importanti orchestre, lavora con direttori e musicisti da camera fra i più prestigiosi. Nei suoi progetti riserva ampio spazio a forme d'arte e saperi diversi, integrandoli con il repertorio tradizionale e interagendo con artisti di altra estrazione culturale (Uri Caine, Paolo Fresu, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela fra gli altri). Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un'idea diversa e multiforme del fare musica, lavorando e sperimentando anche nello Spazio Antiruggine da lui creato, un’ex officina ristrutturata. Direttore musicale del festival “Artesella arte e natura” e Accademico di Santa Cecilia, suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.
Formatosi sotto la guida di Maria Tipo, Andrea Lucchesini raggiunge giovanissimo fama internazionale con la vittoria del Concorso “Dino Ciani” alla Scala di Milano e suonando da allora in tutto il mondo con le orchestre e i direttori più illustri. La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico all'oggi conquistando nel 1994 – unico italiano finora – il riconoscimento della critica con il Premio Internazionale Accademia Chigiana e nel 1995 con il Premio “Abbiati”. Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, si dedica con passione all'insegnamento presso la Scuola di Musica di Fiesole, della quale è stato anche direttore artistico, la Musik Hochschule di Hannover e il Mozarteum di Salisburgo; dal 2008 è Accademico di Santa Cecilia.

Il concerto si apre nel segno della Folia, danza di origine portoghese nata alla fine del XV secolo e connessa al rito della fecondità. Esportata più tardi in Spagna, Francia e Italia, la Folia diventa una danza di corte e ispira molti compositori: Marais, Corelli, Bach, fino a Liszt e Rachmaninov. Carl Philipp Emanuel Bach, quintogenito di Johann Sebastian, attratto anch’egli dal tema della Folia, compose nel 1776 le 12 Variationen über die Folie d’Espagne: esempio di espressività e virtuosismo, queste pagine esprimono con stile attraente e raffinato il carattere ardito del Bach di Amburgo.
È quindi la volta della Sonata op. 36 per violoncello e pianoforte di Edvard Grieg, l’unico brano del compositore norvegese dedicato al violoncello. Musicista dalla raffinata sensibilità armonica e dalla grande originalità stilistica Grieg, pur partendo dal mondo poetico di Liszt e Wagner, ha saputo trovare nel suo linguaggio quegli accenti popolareschi ricchi di vigore ritmico tipicamente nordici. Con l’op. 36, dedicata al fratello John, buon violoncellista dilettante, il pubblico applaudirà Grieg nel 1906, in uno dei suoi ultimi concerti, accanto al giovane Pablo Casals.
È invece per violoncello solo il brano La Follia di Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale, fra i nomi più interessanti della scena contemporanea anche nell’ambito della composizione, la cui musica è frutto d’interessanti contaminazioni fra generi diversi. La Follia racchiude, come un piccolo gioiello, le gemme del linguaggio sperimentale di Sollima. Il violoncello è preparato con una particolare scordatura e il carattere “folle” di questa antica danza viene reinterpretato in un gioco di alternanza fra momenti euforici e frasi meditative.  
A chiudere il concerto è la Sonata op. 40 di Šostakovič, pianista e compositore russo. Scritta nel 1934, si colloca in quello che viene definito da molti studiosi il suo secondo periodo, caratterizzato dall’adeguamento ai canoni estetici del “realismo socialista”. Dopo un periodo di avanguardia, infatti, Šostakovič sembra rinunciare alle arditezze di una scrittura innovativa per proiettarsi verso una semplificazione del linguaggio e aprirsi a un pubblico di più vaste proporzioni. In realtà il fascino della sua musica può essere letto proprio nell’aspetto contraddittorio della sua poetica: ha saputo ritagliarsi uno spazio di autonomia creativa più o meno tollerata anche all’interno delle norme imposte dal regime, creandosi una dimensione compositiva che coniuga coscienza estetico-creativa e aspettative politiche.

Alle 20.00, nel Bar del Teatro, nell'ambito di "Dietro le quinte" - incontri e presentazioni a corredo dei cartelloni di musica e prosa - Filippo Juvarra, direttore artistico della stagione musicale, illustrerà al pubblico il concerto.

Biglietti in vendita presso: Biglietteria del Teatro, Biblioteca Comunale di Monfalcone, ERT di Udine, prevendite Vivaticket e on line su www.vivaticket.it; la Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche.

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