venerdì 7 settembre 2012

Il Don Giovanni "filologico" di Roberto Abbado con la regia di Mario Martone dal 10 settembre al Petruzzelli

L'illustre zio di Roberto Abbado, Claudio, diede vita una quindicina d'anni fa ad un allestimento a Ferrara di un Don Giovanni di Mozart dal sapore filologico: orchestra dall'organico agile e cameristico, ottima compagnia di canto, scene essenziali ed eleganti, con la regia di Lorenzo Mariani. Nel presentare alla stampa il "suo" Don Giovanni al Petruzzelli in scena dal prossimo 10 settembre, il bravissimo nipote Roberto, che ha già diretto il capolavoro del Salisburghese con successo negli anni scorsi negli Usa (a Minneapolis e New York) ma mai in Europa, ha fatto capire che sarà una versione più vicina "al tempo e al sentire" di Mozart: corni naturali, timpani barocchi, archetti in copia conforme a quelli dell'epoca, ma strumenti ad arco e legni moderni. Dunque una versione, in realtà, semi-filologica che si sposerà con una regia, quella dell' ottimo Mario Martone, per un allestimento del San Carlo datato di dieci anni, ma già ripreso positivamente nel 2006 dal teatro partenopeo. Del resto, in tempi di crisi le riprese servono ed è giusto farle con spettacoli belli e intelligenti come questo. Martone, che ha riletto tutta la trilogia Mozart-Da Ponte ha le idee chiare e racconta che "lo spettacolo si protende verso la platea attraverso dei bracci che avvolgono l'orchestra e che è costituito da un solo elemento scenografico, una sorta di tribuna che ospiterà i vari personaggi. Il teatro e il pubblico vengono coinvolti, diventando essi stessi protagonisti. Significativo anche il fatto che l'orchestra viene rialzata dalla buca ed è quasi completamente visibile, come assai di rado capita in un teatro d'opera. A Napoli avremmo voluto fare lo stesso, ma per un motivo tecnico non fu possibile." Don Giovanni è uno dei miti-pilastri del teatro e della letteratura, come ha ricordato Carlo Fuortes, commissario della Fondazione Petruzzelli. La compagnia di canto sulla carta sembra ottima, a cominciare dal talentuoso venticinquenne Alessio Arduini, di cui anche Abbado elogia appieno le qualità e che interpreterà un Don Giovanni fresco e giovanile, come il primo della Storia in quel lontano 29 ottobre 1787 al Teatro Nazionale di Praga. Dopo la prima del 10 settembre, lo spettacolo si replica altre quattro volte: 12,14, 16 e 18. Per informazioni tel. 080.9752840 / website: www.fondazionepetruzzelli.it

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