giovedì 6 febbraio 2014

"Liceu in crisi: Florez e Ciofi, ma anche Albelo e Massis illuminano La Sonnambula" di Maurizio Dania


"Il Liceu di Barcellona è in crisi. Alcuni giornalisti della stampa catalana sottolineano che il debito ha raggiunto una cifra che viaggia verso i 16 milioni di euro. Molti si chiedono se non sia stato un lusso contattare Juan Diego Florez per la Sonnambula, ricevendo comunque dal tenore peruviano, in termini artistici, una prova di altissimo livello. 

Per quanto riguarda la performance di Jdf egli si è speso generosamente producendo con eleganza la consueta brillantezza negli acuti. Raggiunta da tempo la perfezione tecnica , egli ha  il pieno controllo dello stile del bel canto, sostenuto da una dizione impareggiabile, il tutto esposto con un esaltante calore espressivo. Oggi Florez è padrone del repertorio belliniano e le melodie del Compositore italiano sono un terreno ideale per offrire anche addolcimenti, messe di voce, piani e pianissimi estremamente romantici. Certo è che a mio parere la scelta dei tempi orchestrali, troppo lenti per un fuoriclasse come lui, con l'esperienza rossiniana che possiede, non ha dato l'impressione di sentirsi nel suo luogo naturale  per offrire una prestazione perfetta. In ogni caso si è verificato il consueto successo, senza se e senza ma.
La messa in scena era sontuosa, come sottolinea El Pais che lascia trasparire una critica nei confronti del teatro sottolineando che forse un cast stellare, con un doppio cast eccellente non può più essere alla portata del Liceu.
Il concetto si amplia: La Sonnambula. Perchè quest'opera deliziosa, quando le voci impegnate in queste rappresentazioni, avrebbero potuto essere utilizzate per un lavoro più impegnativo, come a dire che il lavoro belliniano, già visto e risentito più volte, nel passato, (comunque erano 27 anni che non veniva rappresentato a Barcelona), doveva essere sostituito da un titolo fuori repertorio: penso io, magari sarebbe stata migliore una scelta francese e azzardo, perchè non Gli Ugonotti? Ma sto esagerando. Ammesso che i cantanti l'avessero in gola, che fossero d'accordo, che Florez avesse il desiderio, il tempo, la possibilità di affrontarlo, con Albelo, la Massis, la Ciofi.  Cioè il Pais dice papale papale che spendere denaro per ingaggiare Jdf nella Sonnambula, è stata una sciocchezza, dal punto di vista economico. Per quanto tempo può sostenere il Liceo la presenza delle migliori voci del mondo? Nessuno lo sa, cito testualmente, e quindi non perdere la lezione che impartisce il belcantismo di uno dei più importanti canatanti lirici della storia dell'opera quale è Flórez? Comunque ci sono ombre sul futuro dei lavoratori del celebre teatro ed in Catalonia si discuterà anche di questo nei prossimi giorni. Ogni mondo è paese. 
In ogni caso io spenderei qualche parola anche per Celso Albelo. Non sarà considerato all'altezza di Florez per eleganza, stile, perfezione tecnica, ma anche se non possiede l'infallibilità del peruviano è un signor tenore che deve essere ammirato e che mi piace fin da quando lo udii ad una delle prove de' I Puritani a Bologna, qualche anno fa. Oggi si trova a meraviglia con la Rancatore, forse perchè il temperamento è simile, ma è riuscito ad essere con facilità  convincente pur trovandosi accanto ad Annick Massis. E' anche una persona simpatica, solare e nel suo modo di porgersi anche quando canta, si sente e regala simpatia, ricevendone altrettanta: meritati sono stati gli applausi, non senza qualche lunga ovazione.  In ogni caso, a parere mio, la cantante Massis non è più formidabile come lo era quando l'ascoltai la prima volta a Pesaro e quindi a Venezia, poi a Berlino. Gli anni passano per tutti e si gioca di rimessa. Come la Ciofi che è magnifica quando il canto diventa romantico ed i toni sono sfumati e amorosi, ma che è un poco legnosa quando deve emettere note più acute. Entrambe però si giocano tutto nelle acrobazie ed allora fioccano gli applausi e se si sono risparmiate un poco prima, nei momenti più brillanti, mettono in campo tutto ciò che hanno ancora e che le ha rese famose ed apprezzate. Ottimo Pertusi. Un serio professionista, molto generoso. Orchestra discutibile, Oren ha battuto tempi lenti come già scritto, e senza fatica con simili cantanti non aveva che da concertare favorendone le caratteristiche. La produzione, sontuosa, ho scritto, è in co produzione con il Covent Garden e la Wiener Staatsoper. Quindi verrà ripresa. Con chi?" 
   
Maurizio Dania

Nessun commento:

Posta un commento