giovedì 20 febbraio 2014

Presentato il nuovo Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli in una serata musicale organizzata da Confindustria Bari e BAT


"O si va avanti, o ci si ferma". Lapidarie e secche le prime parole del cinquantaseienne nuovo sovrintendente, Massimo Biscardi, monopolitano doc, sul "suo" Petruzzelli nel delicato momento momento attuale. Mentre si infuoca la polemica della Provincia che non dà nemmeno i 200 mila euro inizialmente promessi ("In bilancio non ci sono soldi per la Fondazione"), Biscardi risponde picche, con una sorta di aut aut. 

L'Ente lirico barese è davvero dinanzi ad un bivio: "Occorrono novità, o meglio un approccio diverso alla cosa; la partecipazione dei soci attuali deve cambiare prospettiva. Il mio progetto non riguarda un anno solo, ma è di tutta evidenza che il Petruzzelli non potrà mai crescere, se continuerà ad attendere promesse sui finanziamenti destinati a scomparire, poi a fine anno. Bari e la Puglia devono decidere, se vogliono un teatro d'opera o no, ed in questa prospettiva, le istituzioni dovrebbero essere supportate e motivate ad intervenire da un sentire comune, che auspico il più diffuso e partecipato sul territorio".
Poi il concerto offerto dalla Confindustria Bari e BAT, rappresentata dal suo presidente, Michele Vinci. Quest'anno hanno raccolto ben 100 mila euro da donare alla Fondazione. Non è un granchè, ma in tempi così grami per il teatro, è manna che piove dal cielo.
"Dobbiamo riportare il grande pubblico al Petruzzelli. Anche quello che non ci ha mai messo piede", continua Biscardi.  " Mi sarei aspettato una reazione diversa dai cittadini, all'indomani della ricostruzione del Politeama. Così non è stato. E allora sarà il Petruzzelli a cercare di riportarli a teatro con una programmazione ricca e avvincente. L'orchestra ed il coro devono lavorare 365 giorni all'anno. Anche perchè i criteri che tengono in piedi i teatri lirici in Italia prevedono, e proprio fra i primi obblighi, quello di produrre il più possibile; ma non è soltanto una mera questione di quantità. Bisogna aprire al territorio a 360° gradi".
Le scuole sono il primo obiettivo di Biscardi. "Nel nostro Paese ci sono ben 70 conservatori ma non c'è una formazione musicale negli altri ordini scolastici. Ebbene, credo che i teatri lirici, e dunque il Petruzzelli fra questi, debbano assumersi questo compito."
A seguire il concerto lirico, presentato da una spigliata e disinvolta Barbara Mangini, che ha visto protagonisti cantanti locali del calibro di Gianni Leccese (tenore), Ciro Greco (baritono), Antonia Giove (soprano), Angela Cuoccio (soprano) e Antonio Stragapede (baritono) esibirsi nelle pagine più celebri di Mozart, Donizetti, Verdi e Puccini, accompagnatio egregiamente dalla pianista e docente del Conservatorio di Bari, Adriana De Serio. Il tutto preceduto da un affollato e saporito buffet. Il chè non guasta mai in occasioni come questa.

La foto è di Carlo Cofano

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