venerdì 9 novembre 2012

Un successo convincente per Luigi Piovano e l'Orchestra della Magna Grecia alla "Prima" di Matera Musica



Successo convincente al Palace Hotel per la serata inaugurale di mercoledì scorso a "Matera Musica" con la partecipazione dell'Orchestra della Magna Grecia diretta da Luigi Piovano e come solista al pianoforte, Alessandro Marino. Un programma abbastanza articolato che partiva con l'elegante, classicheggiante Primo Concerto per pianoforte di Mendelssohn e giungeva , infine, all' imponente orchestrazione, ricca di colori e melodie, della suite sinfonica Shéhérazade di Nicolaj Rimski Korsakov.

Nel mezzo, motivo indubbio di attrazione per chi scrive, era l'opera commissionata da Piero Romano, direttore artistico dell' orchestra tarantina, al noto compositore laertino Giovanni Tamborrino (nella foto) e dall'emblematico titolo "Mare metallico". Ed è stato Giovanni Tamborrino stesso, presente alla serata a spiegare al pubblico il senso di questo suo nuovo lavoro scritto per l'Orchestra della Magna Grecia: "L'opera che ho composto è scritta per orchestra e percussioni metalliche: simboli dell'acciaieria (l'Ilva) che oltre cinquant'anni fa ha offuscato la bellezza della città di Taranto, generando dilemmi con cui oggi ci troviamo a vivere e convivere. La partitura è interamente costruita sul rapporto intervallare tra due semitoni. I due momenti: la fame e la malattia sono evocate da una continua lotta tra questi due suoni (il semitono, va detto, è l'intervallo più inquieto e stridente che ci sia in musica)." Avremmo preferito ascoltare in un auditorium questo lavoro ritmicamente lancinante e violento nelle sue deflagrazioni sonore come nelle sue spettrali dolcezze e malinconie, ma purtroppo quello materano è in fase di ristrutturazione e sarà pronto solo il prossimo anno, come ha ricordato nel suo intervento introduttivo il maestro Romano. La sala del Palace non ci pare però adeguata  per l'ascolto ottimale di un'orchestra sinfonica, poichè l'acustica è estremamente secca e il riverbero praticamente nullo. Nonostante  questo però, Luigi Piovano, violoncellista ormai celebre da tempo, che si sta ritagliando uno spazio anche come valido direttore d'orchestra, ha regalato, insieme all'orchestra, emozioni sincere con la sua limpida quanto incalzante e appassionata lettura di Shéhérazade, che è seguita a quella che lo stesso Tamborrino ha chiamato la sua "testimonianza sonora".
Dal contemporaneo "mare metallico" di casa nostra dunque, si è passati al mare favolistico, sognante, arabeggiante di "Mille e una notte", colorato sapientemente da Rimski Korsakov alla fine dell'Ottocento.  Nella prima parte, apprezzabile è stata anche l'esibizione del pianista Alessandro Marino (appena sporcata da qualche veniale imprecisione)  nel concerto per pianoforte di Mendelssohn, al quale è seguito come divertente bis una "trascendentale" trascrizione dello stesso Marino sulla colonna sonora del telefilm "La signora in giallo".
Mancava alla fredda serata il maestro Saverio Vizziello, direttore del Conservatorio "Duni" nonchè responsabile artistico di "Matera Musica", per un grave lutto familiare che lo ha improvvisamente colpito al mattino.

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