giovedì 21 febbraio 2013

Debutta a Roma per la IUC la violinista scozzese Nicola Benedetti





La violinista Nicola Benedetti (nella foto), accompagnata dal pianista Alexei Grynyuk, fa il suo debutto a Roma martedì 5 marzo alle 20.30 nell'Aula Magna della Sapienza per la IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti.
Scozzese di origini italiane, Nicola Benedetti ha intrapreso giovanissima la carriera solistica, superando caparbiamente il parere contrario dei genitori: è stata una scelta vincente, perché è diventata una solista di fama internazionale, le cui carte vincenti sono una personalità spiccatissima, un talento naturale incredibile, uno charme unico e una determinazione forte ma unita ad una umiltà che la porta a concentrarsi sullo studio, a non tenere troppi concerti l’anno e ad ampliare il suo repertorio con molta calma e avvedutezza.
Ora, a soli venticinque, viene invitata dalle più illustri orchestre, incide per le più prestigiose case discografiche (prima per Deutsche Grammophon e poi, dal 2011, in esclusiva per Decca) e può permettersi di suonare un prezioso Stradivari del 1723 (lo "Earl Spencer", appartenuto a un antenato di Lady Diana) messo a sua disposizione da un mecenate, il banchiere Jonathan Moulds, che è stato ai vertici di Bank of America e Merrill Lynch. Dice che il 99% del suo tempo è dedicato alla musica ma questo non significa che si sia isolata dal mondo, infatti dedica molta attenzione al pubblico giovane e tiene regolarmente serie di concerti per conto della Fondazione per la lotta contro i tumori intitolata a Malcolm Sargent.
Con l'Italia ha un legame particolare. Suo padre è un emigrato italiano che ha fatto fortuna in Gran Bretagna e da lui ha ereditato la capacità di lavorare duro, il senso della famiglia e l'amore per l'Italia, che si manifesta in vari modi: ha tifato per l'Italia contro l'Inghilterra ai campionati europei di calcio del 2012 (ma chissà chi avrebbe scelto se gli avversari degli azzurri fossero stati gli scozzesi...) e il suo ultimo cd è dedicato alla musica barocca italiana.
A Roma si presenta con il suo abituale collaboratore pianistico, l'ucraino Alexei Grynyuk, definito da Le Figaro "maestro… dalla personalità sorprendente e dall’assoluto virtuosismo trascendente". Il concerto è imperniato su tre capolavori della letteratura violinistica dell'Ottocento, dalla Sonata in do minore op. 30 n. 2 del 1803 di Ludwig van Beethoven, il suo capolavoro nel genere prima della Sonata "a Kreutzer", alla Sonata in sol maggiore op. 78 di Johannes Brahms del 1879, caratterizzata dalla ricchezza melodica e dall'intenso lirismo, e alla Sonata in mi bemolle maggiore di Richard Strauss del 1888, punto d'arrivo della fase giovanile dell'autore, che contiene espliciti riferimenti ai grandi romantici quali Schubert, Chopin e Brahms. Completa il programma la prima esecuzione in Italia di From Ayrshire del cinquantatreenne James MacMillan, il più importante compositore scozzese contemporaneo, famoso in tutto il modo (il suo Veni, Veni, Emanuel ha avuto più di quattrocento esecuzioni) ma ancora non molto noto in Italia. From Ayrshire, che contiene chiari riferimenti alla musica celtica, è dedicato proprio a Nicola Benedetti ed è stato da lei eseguito in prima assoluta nel 2007 a Daytona ed anche inciso per Deutsche Grammophon.


BIGLIETTI:    Interi: da 15 euro a 20 euro (ridotti da  12 euro a  16 euro)
                        Giovani (under 30): 8 euro
                        Bambini (under 14): 4 euro
INFO per il pubblico:  tel. 06 3610051
                                     www.concertiiuc.it
                                     botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it

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