lunedì 4 febbraio 2013

Uno strepitoso David Russell incanta alla Vallisa di Bari un foltissimo pubblico



Il chitarrista scozzese di nascita, ma spagnolo di adozione, David Russell, è per molti critici ed appassionati il più grande chitarrista vivente. Un po' come lo furono nei loro luminosi anni di carriera artistica prima Andres Segovia, poi John Williams, Narciso Yepes e Julian Bream. Classifiche a parte, ascoltare un artista di questo livello straordinario è sempre un immenso piacere.

Russell si è esibito alla Vallisa di Bari venerdì scorso, grazie a Mirarte l'associazione musicale di Marina Addante e del chitarrista Domenico Del Giudice (toccante la sua introduzione autobiografica dell'altra sera) che da alcune stagioni ha portato e porta a Bari musicisti di altissimo livello.
Il concerto di venerdì è stato generosamente sostenuto dalla Provincia di Bari e la risposta del pubblico è stata davvero ottima, considerato il sold out al botteghino e nonostante in città e dintorni ben quattro eventi di musica "colta" avrebbero meritato uguale attenzione.
Ma si sa, a Bari più che in altre città, capita che nella stessa serata ci sia solo l'imbarazzo della scelta. E questo se va bene per la vivacità delle proposte culturali, fa male a chi invece, come lo scrivente, vorrebbe e potrebbe seguire tutto (o quasi) ciò che passa il convento, soprattutto per darne il doveroso resoconto a voi lettori.
Tornando al concerto di Russell, splendido nell'impaginazione di taglio squisitamente barocco (da Weiss a Couperin), con l'omaggio al "genius loci" Mauro Giuliani (eseguita a regola d'arte la pirotecnica Rossiniana n.3) e una sortita nella sonata contemporanea brasiliana, oltre ad alcuni gustosi pezzi celtici, va detto che ha progressivamente entusiasmato il folto pubblico presente. Tecnica sopraffina, agilità impressionante delle dita, folgorante ampiezza dello spettro dinamico e agogico, e soprattutto somma eleganza nel porgere il tutto. L'acustica ideale della Vallisa per lo strumento-chitarra ha fatto il resto.
Non è un caso che Russell sia sotto contratto dal 1995 con la casa discografica Telarc e abbia sfornato numerosi compact disc, tutti molto apprezzati da pubblico e critica. Mirarte ha già messo in cantiere per l'anno prossimo, oltre al richiesto bis (per i meno fortunati rimasti senza biglietto) del concerto di venerdì scorso, una già attesissima masterclass del maestro scozzese.

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