venerdì 14 novembre 2014

Il prossimo 20 novembre a Roma è di scena "Ninfa in lamento" di Sabina Mayer



             Concerto per soprano, tiorba, elettronica con musica da Monteverdi a Scelsi

Con

Sabina Meyer - Soprano, ideazione

Andreas Arend - Tiorba

Elio Martusciello - Dispositivi elettronici
Serbatoio di spericolate avventure musicali, il Barocco rappresenta anche un luogo contemporaneo di sperimentazioni per linguaggi e personalità artistiche diverse: è il caso di Ninfa in lamento di Sabina Meyer, soprano che si divide tra la musica contemporanea e la prassi barocca. Punto dI Partenza è l'aria a voce sola del primo Seicento, e in particolare quei brani definiti Lamenti, dove il canto acquista spessore e si fa personaggio, presentandosi con la sua storia, le sue passioni e le sue ferite. È il momento in cui la musica aggredisce il teatro: insieme diventano spettacolo e nasce l’opera lirica. Da questo ricchissimo serbatoio Meyer ha attinto oltre che da Monteverdi, il celeberrimo Lamento della ninfa, anche da Barbara Strozzi e Girolamo Kapsberger con un tuffo nel Novecento di Scelsi (nella foto). Nel concerto tuttavia i brani saranno presentati in una veste inconsueta, dove alla prassi musicale antica del soprano Meyer, accompagnata alla tiorba da Andreas Arend, navigato interprete di musica barocca ma anche compositore di musica contemporanea, si aggiunge il trattamento elettronico realizzato da Elio Martusciello, compositore e improvvisatore radicale. L'esperienza di improvvisatrice in ambito elettronico di Sabina Meyer è all'origine di quest'operazione di accostamento tra antico e contemporaneo, tra linguaggio colto e linguaggio di ricerca: le arie di Monteverdi e Strozzi vengono accarezzate da sublimazioni elettroacustiche che danno voce all’intimo pensiero che soggiace al testo. Con l’introduzione del canto a voce sola l’io è messo al centro dell’universo, la parola recitarcantata diventa udibile in ogni sua sfumatura e più sottile risonanza per penetrare nell’orecchio di chi ascolta muovendone gli affetti. È un Barocco in bilico, perché il materiale contemporaneo non offrirà solo una cornice alla musica antica ma si esprimerà anche con un continuo movimento improvvisatorio che unisce le diverse isole compositive, dove i linguaggi della prassi barocca e dell’elettronica contemporanea gonfieranno le vele verso una ricerca sonora e musicale. Una ricerca che, con le dovute differenze, ha contraddistinto il tempo di Monteverdi, e proprio nel Lamento affidava alla voce femminile, cioè alla donna, un ruolo primario sulla scena. Il progetto Ninfa in Lamento cristallizza l’aura magica del Lamento, ne sonda le dinamiche interne distanziandosi però da suggestioni e manipolazioni. Nel lamento è viva l’idea dell’immortalità, dell’eterna aspirazione umana, che attraverso un gioco di contrasti interni viene distillata e riportata alla sua valenza fuori dal tempo, assoluta.
Sabina Meyer 

Cantante che  ha fatto della trasversalità il suo stile, si muove tra improvvisazione e composizione ed ha eseguito in prima assoluta opere a lei dedicate. Collabora a stretto contatto con musicisti tra i quali Alvin Curran, Veryan Weston, John Tilbury, Paul Lovens, Elio Martusciello, Eugenio Colombo e Hans Koch. Il suo repertorio spazia dalla musica ebraica alla canzone brechtiana, dalla musica contemporanea colta alla sperimentazione elettronica più ardita. Esegue regolarmente le opere vocali di Berio, Scelsi, Cage. Inoltre è attiva sul fronte della poesia sonora e compone canzoni su testi poetici di autrici contemporanee. Si sta specializzando in vocalità barocca e esegue le opere di Monteverdi, Strozzi, Luzzaschi e Dowland. Ha sviluppato un approccio personale che accosta la vocalità barocca all’elettroacustica e alla videoarte. E’ ideatrice del progetto Ninfa in lamento. Ha inciso per Harmony Music, Auditorium, Ambiances Magnétiques, Raitrade, Radio3Suite, Ants, Die Schachtel, TiconZero, Bolt Records.

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