mercoledì 5 aprile 2017

Concerto di grande richiamo il 7 aprile per il ritorno al Comunale di Monfalcone dell'Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Ariel Zuckermann, con la partecipazione del mezzosoprano Laura Polverelli.


Concerto di grande richiamo, venerdì 7 aprile alle 20.45, per il ritorno al Teatro Comunale di Monfalcone dell’Orchestra di Padova e del Veneto (nella foto), che in oltre 50 anni di attività si è affermata come una delle principali orchestre italiane. L’Orchestra, che realizza circa 120 concerti all’anno e vanta una vasta attività discografica, con oltre 60 incisioni per le più importanti etichette, ha collaborato con nomi del calibro di Accardo, Argerich, Ashkenazy, Chailly, Lonquich e Rostropovich, per citarne soltanto alcuni. A dirigere l’Orchestra è Ariel Zuckermann, fra i giovani direttori più richiesti del panorama internazionale.
Protagonista del concerto monfalconese anche Laura Polverelli, fra i mezzosoprani più acclamati della sua generazione, presente nei maggiori teatri d’opera del mondo, che vanta collaborazioni con direttori quali Abbado, Mehta, Muti, Pappano, Tate e altri ancora. Specialista nel repertorio barocco, ha interpretato i principali ruoli rossiniani e mozartiani ed è attiva anche in campo sinfonico.
Il programma della serata affianca tre grandi capolavori della musica romantica: l’Ouverture dall’operaOberon di Carl Maria von Weber, la raccolta vocale Les nuits d’été di Hector Berlioz e la Sinfonia n. 3 di Robert Schumann, nota con il titolo di “Renana“. 
Ad aprire il concerto è l’Ouverture dall’Oberon di Weber, l’ultima opera del compositore considerato il fondatore dell’opera nazionale tedesca. Commissionata nel 1824 da Charles Kembe, direttore del Covent Garden di Londra, quest’opera “romantico-fiabesca”, liberamente tratta dal testo di Wieland, è costruita in forma di breve poema sinfonico. Il materiale motivico dell’intera opera è presentato e rielaborato con rigore ed equilibrio, proiettando l’ascoltatore al centro di quel mondo fantastico e soprannaturale che caratterizza le opere weberiane.
È quindi la volta della raccolta Les nuits d’été di Berlioz, le uniche fra le sue mélodies concepite come un ciclo legato a un solo tema. I testi delle sei liriche (pubblicate nel 1841) sono tratti dalla raccolta di poesie di Théophile Gautier La comédie de la mort. Dedicate alla voce di mezzosoprano o tenore con pianoforte, vengono successivamente rielaborate per soprano, baritono o contralto e pianoforte. Nel 1843 Berlioz orchestra la quartamélodieAbsence, ma l’orchestrazione completa del ciclo prende vita solo nel 1856, su richiesta di un editore tedesco rimasto conquistato dell’orchestrazione di una seconda lirica, Le spectre de la rose, elaborata l’anno precedente. La raccolta, che riunisce le melodie più compiute di Berlioz, piene di atmosfere e paesaggi d’incanto, segna l’inizio della mélodie francese con orchestra.
Chiude il concerto monfalconese la Sinfonia n. 3 di Schumann, scritta nel 1850 a Düsseldorf, città dove il compositore si trasferisce in seguito alla nomina di Musikdirektor. Assumere la guida della prestigiosa orchestra della città renana è per Schumann motivo di orgoglio ed è in questo periodo di ritrovato ottimismo che compone ilConcerto per violoncello e la Sinfonia n. 3. Ultima in ordine cronologico delle quattro Sinfonie, la “Renana” è probabilmente la più unitaria e compiuta. 
Nell'ambito di "Dietro le quinte", alle 20.00 al Bar del Teatro, avrà luogo una breve presentazione del concerto a cura di Filippo Juvarra, direttore artistico della stagione musicale.

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