venerdì 22 gennaio 2016

Il prossimo 26 gennaio Dinko Fabris presenta a Casa Giannini il libro di Domenico Molinini "Suono Segno Suono" edito da Florestano.


È difficile pensare a un mondo privo del suono. La stessa Creazione dev’essere stata un momento in cui il Suono ha rotto il silenzio. Senza il suono, sebbene il silenzio sia esso stesso una forma di comunicazione, sarebbe estremamente difficile vivere, prim’ancora che comunicare. Ma il suono non basta per comunicare, se non sia un significante condiviso che abbia univoco significato, ossia un segno. Questo saggio indaga l’evoluzione del segno, tratto d’unione, dapprima gestuale, poi grafico, tra suono pensato e suono ricostituito, iniziando dalla nozione semiologica di segno cui segue uno sguardo alla musica nelle antiche civiltà del Mediterraneo, come la Grecia classica  dove la grammatica si sposa con l’etica  e dove la notazione è ‘prestata’ alla musica dall’alfabeto.  Il centro del corpus del volume, indaga la paleografia musicale, la sua evoluzione storica e la decifrazione  in occidente fino alla fine del XVII secolo. Il saggio prosegue esaminando il complesso fenomeno che va sotto il nome di semiografia musicale contemporanea per approdare infine alla semiografia musicale allo stato attuale. 
Una breve appendice dedicata alla storia della stampa musicale conclude questo lavoro.
Martedì 26 gennaio a Casa Giannini, nel corso della presentazione del libro di Domenico Molinini (nella foto con Detty Bozzi), con il musicologo Dinko Fabris, il baritono Carlo Sgura, il fagottista Michele Di Lallo, il pianista Giuseppe Barile eseguiranno tre brevi composizioni di Domenico Molinini. Si tratta di tre liriche, scritte per voce di Baritono, Fagotto e Pianoforte, ognuna delle quali dedicata a un cantante lirico. Info. 0805246864.

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