martedì 24 settembre 2013

La ricca stagione 2014 del Petruzzelli presentata ieri nel foyer



Antonio Pappano con l'Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia e la prestigiosa partecipazione della pianista cinese Yuja Wang (19 gennaio 2014 - Anteprima di stagione) è sicuramente l'asso nella manica del commissario Carlo Fuortes, che ha "costruito" con il suo prezioso staff di lavoro una stagione ricchissima e ambiziosa. 
I titoli sono presto detti: Elektra di Strauss, con al regia di Gianni Amelio e la direzione di Jonathan Nott (31 gennaio - 1° febbraio 2014); La Traviata diretta da Daniele Rustioni con la regia di Ferzan Ozpetek (23 marzo - 3 aprile); I pagliacci di Leoncavallo, diretti da Paolo Carignani con la regia di Marco Bellocchio (21-29 maggio); Il Trittico pucciniano con la regia di Damiano Michieletto e la direzione di Daniele Rustioni (16-25 ottobre); Lucia di Lamermoor di Donizetti, diretta da Roberto Abbado, con la regia di  Graham Vick (19-27 novembre); Flauto magico di Mozart (14-22 dicembre: per la prima volta a Bari: incredibile ma vero!) diretto da Roland Boer con la regia di William Kentrige; la Giselle di Adam con la National Academic del Bolshoi (26-29 aprile) ed infine i "Carmina Burana" di Orff con il Corpo d Ballo del teatro San Carlo di Napoli (4-6 luglio).
Una stagione ha ricordato Fuortes ben più ricca per alzate di sipario di quelle degli anni scorsi. Basti pensare che per la Lirica nel 2011 ci furono appena 20 alzate di sipario, mentre quest'anno ce ne saranno oltre il doppio (ben 46). Il dato dei concerti sinfonici è altrettanto eclatante: ben 15 serate di concerti a fronte dei 12 del 2011. la Danza si equivale, non avendo un proprio corpo di ballo, il Petruzzelli pesca di volta, in volta le maggiori produzioni nazionali ed internazionali.
Tra i dati positivi del 2013 spicca anche quello della valutazione qualitativa della distribuzione del F.U.S. (il Fondo Unico per lo Spettacolo), che vede il Petruzzelli al secondo posto con il Teatro Regio di Torino, dopo il Teatro Alla Scala di Milano. E non è cosa da poco.
Per quanto riguarda i concerti, oltre a quello di Pappano con l'Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia, ce ne saranno altri di grande interesse, come ha illustrato il direttore musicale Daniele Rustioni. 
A cominciare dal suo previsto il 5 febbraio: programma tutto russo con la celebre suite sinfonica Shéhérazade di Rimski Korsakov e la cantata "Aleksandr Nevskij" di Prokofiev.
A seguire, il prezioso ritorno del giovane Daniel Cohen (20 febbraio) con un programma abbastanza composito che prevede: preludio e morte del Tristano e Isotta di Wagner, la Premìere Rapsodie per clarinetto e orchestra di Debussy ( solista: Michele Naglieri), Kamakala di Scelsi in prima italiana ed i notissimi "Quadri di un'esposizione" di Musorgskij, nell'orchestrazione di Ravel. Il 12 marzo un'interessantissimo concerto con l'astro nascente della direzione d'orchestra italiana, Jader Bignamini ed il violoncellista e compositore Giovanni Sollima. Offriranno un programma che prevede l'ouverture dal Franco cacciatore di Weber, il concerto per violoncello e orchestra di Schumann e dello stesso Sollima Violoncelles vibrez! per due violoncelli e orchestra d'archi. Infine, la Sinfonia Italiana di Mendelssohn chiuderà in bellezza la serata. Il 28 marzo torna Rustioni con un concerto dedicato a musiche di Vacchi. "Nè qui, nè altrove", voce recitante quella di Gianrico Carofiglio, insieme a pagine di Sibelius del calibro del poema sinfonico Finlandia e del celebre concerto per violino e orchestra op. 47.
Il 17 aprile arriva il direttore inglese John Axelrod, direttore bravissimo, con la Quarta Sinfonia di Mahler (solista: Valentina Farcas). Gaetano d'Espinosa, un altro interessante giovane maestro, in un programma che il 1° giugno prevede Brahms (liebeslieder Walzer per coro e orchestra op. 52a), il concerto per violino e orchestra di Alban Berg (solista la "spalla" dell'orchestra Paçalin Zef Pavaci) e la Quarta Sinfonia di Brahms.
Ancora un trilogia estiva di concerti ibridi tra classica e jazz contemporaneo con musiche americane: Jonathan Stoklammer (Zappa e Reich, 11 giugno) Carlo Tenan, insieme al pianista-compositore Uri Caine e al trombettista Paolo Fresu (11 luglio, Gershwin, Gershwin-Evans, Caine-Beethoven) Paolo Silvestri e il trombettista Enrico Rava (18 luglio, "Beat Generation" di Rava, arrangiamenti di Paolo Silvestri).
Si riprende a settembre, dopo la pausa estiva, con Jurai Valcuha, eccellente direttore principale dell'OSN della Rai con Benedetto Lupo, atteso nel ruolo di solista nel Concerto n. 2 op. 18 di Rachmaninov e la Quinta sinfonia di Sostakovic. IL 24 ottobre Torna Daniele Rustioni insieme al cantante Paolo Bordogna in un programma dedicato a Cimarosa, Mozart, Donizetti e Rossini, che sarà registrato per la Decca: è la prima incisione per l'Orchestra del Petruzzelli. Infine, due prestigiosi concerti concludono la stagione: Alexander Lonquich nelle vesti di pianista e direttore (6 novembre) e, dulcis in fundo, Rinaldo Alessandrini, uno dei massimi specialisti del barocco, con un bel Messiah di Haendel.
Una stagione di significativa importanza, in cui spiccano anche molte coproduzioni nazionali ed internazionali. L'assessore regionale Godelli ha parlato di prestigiose presenze all'altezza del Petruzzelli. Speriamo che abbia ragione lei. Anche perchè al momento, ha ricordato Fuortes, le risorse non sembra siano tali da consentire una stagione così ricca e ambiziosa. Incrociamo le dita e speriamo in bene.

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