martedì 28 febbraio 2017

Concerto doppio con il pianista Piero Rotolo e il violoncellista Luciano Tarantino per le stagioni dell'Agimus il prossimo 5 marzo al van Westerhout di Mola di Bari


Concerto doppio per le Stagioni dell’Agìmus (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali), domenica 5 marzo, al Teatro van Westerhout di Mola di Bari per le Stagioni dirette da Piero Rotolo (nella foto) all’interno della rete Orfeo Futuro e il sostegno di Regione Puglia e Comune di Mola di Bari (info 368.568412).
Ad aprire la serata (ore 18.30) sarà proprio Piero Rotolo, impegnato in un recital pianistico fuori dagli schemi per un pubblico curioso. Seguirà (ore 20), dopo un coffee break, la performance del violoncellista Luciano Tarantino, già nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che con il pianista Giuseppe Bini, perfezionatosi con Lazar Berman e Aldo Ciccolini,presenterà il progetto discografico «Cello Encores» incentrato sui cosiddetti pezzi da bis.
Bandendo l’eccessivo ed ostentato accademismo di molti standardizzati programmi pianistici (“integrali”, tematicità spesso artificiose, ecc.) e provocando, forse, lo scetticismo dei “puristi”, Rotolo, da sempre impegnato nella divulgazione di opere raramente eseguite e di autori poco conosciuti, propone un'antologia di capolavori (troppo noti) e di rarità pianistiche (troppo poco note) di grande effetto emotivo, piccole-grandi pagine snobisticamente poco eseguite in concerti “ufficiali”, ma che offrono uno spaccato della vita musicale degli ultimi tre secoli. Un premio all'entusiasmo e alle esigenze di quel pubblico che, spiazzato dal ruolo assunto oggi dal recital pianistico, è più predisposto ad essere condotto verso un'esperienza che possa coinvolgere la sua emotività piuttosto che le sue capacità analitiche, quel pubblico che alla seriosità preferisce la curiosità. 
«Cello Encores» nasce, invece, come progetto discografico attraverso una raccolta di diciotto pezzi brevi per violoncello e pianoforte, spesso proposti nei concerti come “bis”, Encores per l'appunto. La scelta antologica, che racchiude, tra i tanti, il «Volo del Calabrone» di Rimskij-Korsakov, «Tarantella» di Wienanski, «Papillon» di Faurè, «Danza degli Elfi» e «Spinning Song» di Popper, risulta essere un vero e proprio divertimento per l’ascoltatore, che resterà letteralmente sbalordito dal virtuosismo degli esecutori.


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