sabato 20 ottobre 2012

Imagination: the dance illusion


Da Santa Lucia (pr. Sencta Lùsia) con tanto dancing love & desire. Questa potrebbe essere la ideologia di fondo di tre ragazzi caraibici, molti li credono giamaicani. In realtà, il loro passaporto- il loro sviluppo artistico, e non solo-è inglese e la loro origine è appunto racchiusa in questo, tra i territori di Oltremare, piccolo paradiso britannico dei Caraibi.

La dolce e meravigliosa terra di Jamaica fa, comunque, da mamma artistica dei tre e, soprattutto, del grande Lee John, passato anche per una scuola di teatro & Fine Arts, come le chiamano i fans di Saranno famosi, a Nuova York. Il "mio" fu cantante di notevole successo di un altro gruppo, di buon nome, del panorama underground della Mela, The Delfonics, dove rivelò voce e mobilità suadenti. Gli altri due son, l' uno, di natali caraibici, ma trasferitosi in Inghilterra, il batterista Errol Kennedy, autentico drum machine nello stile del paese del rum, tramutatosi in felino piumino da ritmatore dance e l' altro, il terzo, l'inglesissimo Ashley Ingram, chitarrista e, in particolare, notevole bassista, importatore del groove voodoo, così incessante e perfetto per la svolta dance del trio.
Svolta, in quanto i tre, all'inizio dei ruggentissimi seventees, traccheggiavano per Londra sprecando tempo e buon talento in cose prive di particolare senso, tranne il John, il quale, come detto, aveva già calcato le scene.
Come è noto, il nome del gruppo lo dobbiamo al grande John Lennon ed al suo singolo risentito.
 Il loro primo album, lanciato da un singolo di successo omonimo, Body Talk, diviene, nel 1981, l'inno dei sofisticati luoghi del sabato sera.
Seguono, come in turbine, in cui i tre ci capiscono poco e niente, Music and Lights, in The Heat of the Night, che subito divenne il titolo del loro secondo album, già nel seguente 1982. Apparizioni televisive, spettacoli, tour reclamati da torme di fans scatenati e la religiosa Just an Illusion, qui sotto, che appartiene al primo album, ma che tutti vogliono, come in quegli anni tutti volevano che Mal cantasse Furia cavallo del West. Il bailammone fece del trio e di Lee John delle stars, cosa che garantì, a quest'ultimo, una apparizione nella celeberrima serie Doctor Who, un must della fantascienza britannica.
Gli anni ottanta consacrano e gli anni novanta tolgono. L'insuccesso continuo costringe il trio a disciogliersi, con soddisfazione di Lee John, il quale, forse, ebbe a gradire sempre la carriera di attore, piuttosto che quella subìta ma splendida di cantante.
In questo eterno giuoco alla Paolo Limiti, siam molti a piangere le sorti del trio, ma, di certo, il ricordo li storicizza, li cristalizza in un eterno presente e, di certo, tiene lontano il desiderio di rivederli lucidar anticaglie, seppur splendide.

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