giovedì 11 ottobre 2012

"Prende il via dal 4 novembre La Musica è in Gioco 2012-2013" di Giuseppe Marsico


"Nei giorni scorsi si è tenuta nell'accogliente Caffè Veronero di via Piccinni a Bari, la  presentazione alla stampa de  “La Musica è in Gioco”, rassegna jazz curata e promossa dall'associazione "Nel Gioco del Jazz", al via il prossimo 4 Novembre al Teatro Forma.

Ha aperto l'incontro il presidente Donato Romito, il quale non ha certo nascosto la propria delusione per una politica che spesso considera la cultura come una sterile Cenerentola, riservando invece fondi ad iniziative di ben altro genere e spessore; egli ha quindi rivendicato con orgoglio i meriti della sua associazione che tra mille difficoltà è riuscita a centrare l’ottimo risultato di portare in soli tre anni a quota 2200 il pubblico della rassegna.
Il direttore artistico della stagione, il notissimo sassofonista Roberto Ottaviano (nella foto), prendendo la parola ha voluto ricordare la figura del suo straordinario collega  Gai Portoghese, improvvisamente scomparso, un amico speciale, persona di incredibile umanità e curiosità, che riuscì a stupirlo per la statura di musicista raggiunta pur dedicandosi alla musica in tarda età.
Ottaviano ha subito chiarito la filosofia che lo ha guidato per mettere in piedi il cartellone di quest’anno: evitare il rischio di una ripetizione di cliché nell’offerta musicale, come purtroppo capita a Bari più che altrove; da noi vengono a volte riproposti gli stessi nomi e in questa maniera dalla pigrizia degli organizzatori si può passare ad  impigrire anche il pubblico.
Ecco quindi la proposta di ensemble come il quintetto “Kairos”, il “Tingvall Trio” o il gruppo di Lars Danielsson con la sua opera di successo “Liberetto”, ovvero di musicisti che già in Francia o Germania ad esempio, si sono fatti conoscere ed apprezzare.
Non poteva mancare il più famoso Quartetto italiano di Jazz con Giuseppe Bassi al contrabbasso, e l’appuntamento con, tra gli altri, Serena Fortebraccio alla voce e Mirko Signorile al pianoforte in “The Bjork project”.
Il pianista Pietro Laera, coordinatore della rassegna ha infine illustrato i tre appuntamenti da lui curati che hanno un profilo più “classico”: il primo appuntamento che presenta la interessante formazione con cinque esponenti della famiglia dei clarinetti che suoneranno musiche, come dice il titolo, da Bizet a Gillespie, proseguendo poi con un appuntamento sul tango e flamenco, con pianoforte e fisarmonica, ed infine una serata di “romanticismo”, con lo stesso Laera al pianoforte insieme all'illustre violinista Francesco Manara.
“La musica è in gioco”, dicevamo è il titolo di questa edizione, e “Musique en Jeu” è stato il titolo di una rivista che ha percorso una lunga stagione musicale dalla fine degli anni ’60 fino a tutti i ’70; allora veramente la musica si è messa in gioco, con la rivolta del jazz afro americano e i laboratori di Darmstadt e come dice la relazione artistica, “la rivista riportava  i fermenti e gli intrecci complessi e curiosi che si manifestavano con grande vitalità all’epoca”. Con il volgere al nuovo millennio, quella che sembrava una “traccia irresistibile” tra autori ed operatori musicali, si è attenuata davanti alla logica del mercato e della tecnologia superinvasiva: la musica estranea a questa logica è in pericolo.
“Nel gioco del jazz”, vuole scongiurare questo pericolo e recuperare un equilibrio in cui il diritto degli artisti e del pubblico attraverso un rapporto di fruizione genuino e diretto venga ristabilito: i suoi tre anni di impegno serio e proficuo lo dimostrano pienamente."

                                                                 Giuseppe Marsico 




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