domenica 21 dicembre 2014

"Bruciata la Casa Natale di Giovanni Paisiello a Taranto" di Claudio Taranto


Nella serata di venerdi 19 dicembre si è sviluppato un incendio all’interno della casa che fu abitata dal compositore Giovanni Paisiello, nella città vecchia di Taranto. In fiamme un cumulo di rifiuti, vecchi materassi e mobilia. Sul posto i vigili del fuoco. Si potrebbe trattare di un rogo di origine dolosa. In corso indagini. Ad allertare i pompieri, i vicini, spaventati dal fumo che proveniva dallo stabile. (Fonte: Studio 100 Taranto).

     E' questo l'ultimo affronto alla memoria del grande musicista tarantino. Quell'edificio, di proprietà comunale, versa nella fatiscenza e nell'abbandono; dichiarato da tempo inagibile, dopo che avvenne in agosto lo sgombero della famigliola sottoproletaria che lo aveva occupato abusivamente ed abitato per anni, alla faccia dei progetti di valorizzazione culturale presentati nel tempo da vari soggetti proponenti, ne sono state murate porte e finistre come estremo suggello al disinteresse di una forma di recupero e pubblica fruizione. E a quanto pare hanno murato senza ripulire l'edificio, asportare la spazzatura ivi presente e trasferire altrove gli arredi degli occupanti. Le fiamme hanno anticipato il crollo che, nello stato di degrado, e senza interventi di restauro conservativo, inevitabilmente prima o poi avverrà, cosa che si verifica frequentemente nell'Isola.
    In quasi tutte le città che hanno dato i natali ad uomini illustri e ne conservano una abitazione in cui vissero, sono stati realizzati dei musei, spesso mete di turismo culturale. Infonde tristezza constatare che a Taranto un patrimonio storico di questo valore venga derelitto,  nel più evidente disinteresse delle istituzioni locali e completamente assente dalle proposte culturali dei diversi partiti politici.
Il 19 novembre scorso, a margine della visita-lampo a Taranto dell'on Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Paolo Ruta  - il presidente degli Amici della Musica 'Arcangelo Speranza', associazione organizzatrice del Giovanni Paisiello Festival - lamentò la mancanza di attenzione verso una interlocuzione con gli operatori culturali più qualificati della città: 'Nell’interesse di tutti, avremmo trovato utile, insieme ad altri autorevoli esponenti della migliore cultura tarantina, avere anche noi la possibilità di esporre al Ministro la nostra lunga storia e, soprattutto, le nostre idee e proposte per la città, molte delle quali, nonostante costituiscano un intervento di alta qualificazione culturale, come il museo dedicato a Giovanni Paisiello nella sua casa natale, giacciono da tempo nei meandri dei burocratismi locali, in una realtà in cui le istituzioni politiche sono inerti e sorde alle migliori istanze cittadine, quando non declinanti o in corso di smobilitazione, come è noto a tutti'.
Nel mese di settembre, inoltre, un gruppo di volontari coordinati dal comitato di piazza di S. Andrea degli Armeni, aveva cercato di restituire decoro alla storica dimora del compositore ripulendo dalle incrostazioni la targa commemorativa, ormai illeggibile.
                                                                                                                                                                     Claudio Taranto

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