giovedì 2 luglio 2015

Ambrogio Maestri torna a interpretare Falstaff alla Royal Opera House di Londra nello spettacolo di Robert Carsen.



È senza dubbio il “Falstaff” dei nostri giorni, il baritono italiano Ambrogio Maestri (nella foto) che raccoglie consenso e “tifo da stadio” ad ogni suo ritorno nel ruolo su tutti i palcoscenici del mondo.
“Falstaff è un compagno di vita” - dice Maestri - “uno specchio nel quale vedo riflessa la mia crescita umana e artistica, oltre alla mia maturazione di interprete. Un personaggio che in qualche modo rappresenta la mia coscienza e che mi accompagna in giro per il mondo, dalla Scala al Colón, passando per il Covent Garden di Londra, il Festival di Salisburgo, il Metropolitan di New York dove nel 2013 ho festeggiato proprio la 200a recita fino al piccolo teatro di Busseto, città natale di Verdi. Maturando posso dire che dentro di me, ormai, c'è davvero molto di Sir John e anche per questo processo di maturazione sono felicissimo di tornare sul palcoscenico del Covent Garden di Londra con uno spettacolo al quale sono particolarmente legato, questo firmato da Carsen, che ho debuttato a Londra nel 2012 e che ho portato in giro nel mondo, a New York, Tokyo, Milano, Amsterdam. Mi trovo particolarmente a mio agio poi a cantare 'Quando ero paggio' in una cucina colori pastello, mentre taglio un grosso tacchino!”.

La regia di Carsen trasporta la vicenda originale nell'Inghilterra del dopoguerra, conferendole una maggiore accentuazione sociale, con Falstaff che incarna una classe in via di decadenza rispetto ai nuovi ricchi, impersonati da Cajus e Ford, che non accetta il matrimonio della figlia con un rappresentante di una classe inferiore, Fenton, qui trasformato in cameriere. Il carattere di Falstaff accentua così l'aspetto malinconico del suo essere uno sconfitto, e non mancano i riferimenti allevaudevilles e al cinema muto.

Con Falstaff, ruolo che il baritono italiano ha debuttato a 29 anni alla Scala di Milano, Maestri ha recentemente conquistato anche il premio della Asociación de Críticos Musicales de la Argentina – ACMA di Buenos Aires come miglior cantante straniero della scorsa stagione.

Nessun commento:

Posta un commento