giovedì 15 ottobre 2015

Vito Clemente regala una brillante performance con L'Orchestra Metropolitana di Bari, nel segno di Traetta e Kurt Weill.


Ieri sera, in Cattedrale a Bari, pare ormai nuova sede dei concerti dell'Orchestra barese. Vito Clemente, affermato maestro bitontino, ci ha regalato un bel concerto con le musiche di Traetta (Tommaso ed il figlio Filippo), alcune ouverture di fresca concezione e leggerezza, e di Kurt Weill, la stupefacente Sinfonia n. 2 , che ebbe la prima esecuzione nel 1934 ad Amsterdam con la Concertgebouw, diretta in quella occasione da Bruno Walter.
L'esecuzione in particolare, di Traetta (la Sinfonia da "Il Cavaliere Errante") è parsa fresca e leggera, ottimamente riletta dall'Orchestra Metropolitana, dove gli archi argentei si levavano nel loro fraseggio classicistico, eterei tra le colonne un po'  troppo riverberanti (a dire il vero) della Cattedrale.
Tuttavia, la pagina più ardita ed ambiziosa della serata era indubbiamente quella della Sinfonia di Weill, un pezzo che Clemente conosce a menadito, dirigendolo praticamente a memoria, con una forza ed una convinzione, va detto, straordinarie. Questa Sinfonia rappresenta l'unica opera orchestrale composta da Kurt Weill nell'età della maturità e venne composta nel 1933, ricordando nello stile del primo tempo il leggendario Paul Hindemith, dove il contrappunto è chiaro, solido e riconoscibile. Segue poi uno splendido tempo lento, dover il tema principale è costituito da una "marcia funebre", prima di terminare poi, con un poderoso finale dal sapore intimamente bruckneriano, dove i tromboni e le trombe la fanno da padroni.
Peccato, ripetiamo per le difficoltà d'ascolto, riverberi eccessivi non consentono infatti una percezione della musica più che dignitosa. Ma va dato merito certo all'Orchestra di aver suonato assai bene, grazie anche all'autorevolezza ed alla concentrazione di Vito Clemente, al massimo della sua forma. Applausi convinti, alla fine, da parte del numeroso pubblico presente.

Nessun commento:

Posta un commento