giovedì 3 maggio 2012

Il donizettiano Poliuto debutta il 6 maggio con la regia di Damiano Michieletto all'Opernhaus di Zurigo

È ambientata in una società oppressiva, che ha fatto della crudeltà uno dei suoi pilastri e in cui l’individualità è schiacciata dal potere, la nuova produzione del Poliuto di Gaetano Donizetti con la regia di Damiano Michieletto, uno dei più interessanti e apprezzati registi della sua generazione, in scena all’Opernhaus di Zurigo a partire da domenica 6 maggio 2012. La vicenda del martire della fede cristiana è traslata in una dimensione futuristica, ma anche senza tempo, nella quale l’uomo come individuo non esiste più, perché ridotto alla condizione di automa-manichino, replicante e clone di un modello sempre identico e prodotto in serie. Il gran sacerdote di Giove, Callistene, è una sorta di capo d’industria, colui che ha creato il sistema di dominio capace di schiavizzare l’umanità. Severo è il suo braccio armato, capo di una “milizia” che controlla tutto e tutti con la violenza. La vicenda è ambientata in una sorta di sotterraneo industriale, senza aria né luce, dove gli uomini vivono come topi. All’interno di questo dramma globale, rappresentato da un coro che anela alla ribellione e alla libertà, si staglia la vicenda di Poliuto, erede designato al potere, che si commuove alla vista di un’umanità così ridotta, tanto da scegliere di diventare un martire per riscattarla da questa condizione. Con lui Paolina, altrettanto toccata dalla miseria umana, che decide di morire accanto a Poliuto per un ideale comune, quello della libertà e dell’amore. “Una conclusione – secondo lo stesso Michieletto – dominata proprio dall’amore, che qui si sostituisce al Dio della religione, ed è l’unica forza in grado di distruggere la malvagità del potere dispotico e di ripristinare la libertà”. Le scene sono di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti; l’Orchestra dell’Opernhaus di Zurigo è diretta da Nello Santi; interpreti dell'opera sono Massimiliano Pisapia nel ruolo del titolo, Fiorenza Cedolins in quello di Paolina, Massimo Cavalletti come Severo, Riccardo Zanellato (Callistene), Jan Rusko (Nearco) e Boguslav Bidzinski (Felice). Poliuto è in scena a Zurigo fino a sabato 9 giugno, per un totale di nove rappresentazioni. Nel corso dell’anno Damiano Michieletto sarà impegnato in altre nuove produzioni operistiche: ad agosto l’attesissima Bohéme di Puccini al Festival di Salisburgo, con Daniele Gatti sul podio e Anna Netrebko nel ruolo di Mimì; a ottobre sarà la volta del Trittico di Puccini, in scena al Theater an der Wien di Vienna. In Italia è invece prevista la ripresa dell'Elisir d'amore di Donizetti, andato in scena lo scorso anno a Valencia, e in cartellone al Teatro Massimo di Palermo nel mese di giugno.

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