sabato 12 maggio 2012

Kylie Minogue ovvero The La-la-la-la power


Hai voglia a dire che si tratta della più grande star che il mondo downunder potesse mai produrre, che è una icona di stili diversissimi, che è, forse, una delle più celebri attrici di Australia ( e non solo), che è il simbolo femminile dell' Impero Britannico, molto di più della stessa Lady D, che è-a giustissima ragione- considerata da tutti la" antimadonna"....
Ella è - e sarà sempre- quella che ha fatto intonare a tutti- tanto da diventare uno dei primi cento singoli della storia del pop- il lalalala, ossia il ritornellaccio di I can't get out of my head del 2001, estratto" galattico "dall' album Fever, uno dei crack commerciali degli ultimi trenta - quaranta anni.
Che KM fosse un fenomeno lo si scoprì subito, quando, ad appena undici anni, era già una mega star della tv australiana. Gli esordi della nostra sono infatti come attrice, attività che segue con notevole profitto per tutti gli anni ottanta.
Le Minogue sono un micidiale marchio di fabbrica: in quegli anni la sorellina Danii diviene pop star celebre, tanto da apparir " spodestare" la Kylie, cosa quasi blasfema laddove scorrazzano i cangurotti ed ecco che, con Neighbours, celeberrima sotto specie di soap aussie famosissima anche in GB, la piccola- di statura ed, allora, anche per la anagrafe- miss K.spacca tutto, servendosi dell' apporto fondamentale di due baldi giovini di incerte speranze: Jason Donovan, anche lui interprete pop di buon successo e il neozelandese Russell Crowe; con il primo flirta, tanto, nella fiction, da sposarlo e con l'altro tuba giovando alla celebrità del volgarotto all black.
Ma le sfide sono la frontiera inesplorata della piccoletta ed ecco riaffacciarsi il mito del microfono, già praticato, con sussiego e distacco, anche se con discreto successo dalla mitica. Ricordo di quel periodo uno "Spinnin' around", pezzo tutto dance da non gettar di certo come avanzo per i cani. Una Minogue cantante a tempo pieno non fa effetto, difatti non decolla: per il mondo del British Empire lei è la attrice e la diva dello schermo, grande e piccolo e non sfonda. Ma non si arrende: pian pianino fa passare acutamente la orgia- musicale- inutile degli anni novanta. Nel frattempo prepara, con oculatezza che a molti pare eccessiva, lo sbarco del e nel nuovo millennio. Duetta, in Kids, con Robbie Williams, e poi, come si diceva, arriva Fever,di cui Love @ first sight è un altro estratto che trovate a piè di post, che la rende regina del pop e fornisce una ottima parte dei complessivi ottantasei milioni di dischi venduti in carriera, con una piccola soddisfazione che vengo a scoprire solo adesso: con tutto il rispetto che si può avere e conservare per la reginetta- quanto, questa volta, a dimensioni antropometriche- la unica e sola Olivia Newton John, simbolo di epoche lontane, ma affascinantissima protagonista, è la artista australiana ad aver venduto più dischi di lei....pare incredibile ma è così, e per questo la grande Olivia, in premio, si meriterà, di qui a molto poco, un post tutto per lei.


Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.

Nessun commento:

Posta un commento