sabato 22 dicembre 2012

Alle origini dell'Orecchio...


Per Natale si è deciso - o meglio mi è stato ordinato dal direttore totale megagalattico, modello-fantozzo - di chiarire, a beneficio di tutti coloro che continuano, decisamente quanto involontariamente, ad equivocare il significato della nostra (ardisco troppo, o Directòr, a definirla tale?) "testata".
Orbene, il simpatico nostro dono che scarterete quest' anno sotto il Vostro albero è appunto il reale etimo de l'Orecchio di Dioniso. Innanzitutto, Dionisio - con doppia i- non c'entra affatto. Egli è stato il Dittatore di Siracusa, il quale soleva costringere i propri nemici in quel noto speculum, che, dotato di una straordinaria capacità amplificante i suoni, permetteva al perfido Signore di ascoltare tutto, anche, se non soprattutto, confessioni od eventuali parole di troppo, utili alle macchinazioni dello stesso.





Il nostro Orecchio è quello del Dio Dioniso - Bacco per i Latini- , dispensatore ed inventor di piaceri intensi e per niente soffusi. Alle intemerate del Nostro divino conseguivano anche performances di arte varia, in primo luogo musicali, comandate e gestite, senza freni ed in preda ai lussi più licenziosi, dalle baccanti, Sue probe sacerdotesse. Ovviamente, a tutto questo presta attenzione il nostro Orecchio, organo sensoriale della buona musica, inebriandoci. Proprio questo è il nostro scopo e programma: quello di godere del piacere unico della buona musica, in qualsivoglia forma sia essa declinabile e rappresentabile e questo lusso ce lo fornì il nostro buon Dioniso, tanto tempo fa.
Con detto- si spera-officioso ed informale "pezzullo", si chiude il mio impegno per quest' anno ed anche a nome del Pregiatissimo Alessandro Romanelli, ardisco rivolgere, da codesto podio virtuale, a tutti Voi serenissimi auguri e prosperi auspici per le feste più belle dell' anno che si sta per chiudere. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti gli amici e lettori dell' Orecchio di Dioniso...

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