mercoledì 12 dicembre 2012

Rai 5 ricorda domani Vittoria Ottolenghi recentemente scomparsa con una puntata intitolata a Diaghilev




Per ricordare Vittoria Ottolenghi (nella foto), scomparsa improvvisamente due giorni fa, Rai5 trasmetterà domani, giovedì 13 dicembre alle 19.25 la puntata di “Step – Passi di danza” intitolata “Sergej Diaghilev”, nella quale la decana dei critici di danza racconta la vita e le vicende artistiche del direttore artistico della più grande compagnia di balletto del secolo scorso: "I Ballets Russes".
Nato nel 1872 in una famiglia alto-borghese, Diaghilev non era ballerino, né coreografo, né compositore, né scenografo o costumista. Dedicò ogni sforzo per ottenere la collaborazione allo spettacolo di danza di pittori, costumisti, scenografi e compositori del più alto livello.
Vittoria Ottolenghi lo ricorda con quella competenza e quel garbo che ne hanno fatto una delle giornaliste e studiose di danza più apprezzate e affermate a livello internazionale.


Vittoria Ottolenghi ha esercitato sin dall'età di trent'anni l'attività di scrittrice, critica, saggista e giornalista dedicandosi in particolar modo allo spettacolo, tanto da affermarsi come tra le più celebri esperte italiane di balletto e di danza. Il padre, agnostico, era di religione israelitica; la madre, credente non praticante, era di religione cattolica. Ha vissuto e lavorato a Roma, dove ha studiato al liceo Visconti e si è laureata in letteratura inglese con Mario Praz.
Appassionatasi poi allo studio della danza, è stata una delle più care amiche di Rudol'f Nuriev ed ha iniziato la sua attività critica lavorando per oltre dieci anni alla monumentale Enciclopedia dello Spettacolo (1954-1968) di Silvio D'Amico come autrice e redattrice per il settore Danza e Teatro Musicale. Nel 1956 iniziò il suo lavoro di critico di danza anche per «Paese sera», cui più tardi affiancò regolari collaborazioni con importanti quotidiani e riviste (Il Mattino, Il Resto del Carlino, L'espresso, Musica viva, Balletto oggi, Anna, Prima fila). Dal 1960 ha lavorato per la RAI-Tv all'ideazione, alla cura ed alla realizzazione di programmi, soprattutto di danza, tra cui Maratona d'estate, alla quale si deve, in gran parte, la diffusione della cultura della danza in Italia.[senza fonte]
Crea quindi per Rai Uno (insieme con Vittoria Cappelli) gli spettacoli Le Divine, dalla Piazza dei Miracoli di Pisa (1987), Mantova Festa a Corte (1988), Festa da Napoli (1989), Il gioco dell'Eroe (Roma, 1990),Gli Specchi di Trieste (Trieste, 1991), Los Divinos (Madrid 1993), Sport-in-danza (Roma 1994), Il Paese delle Sirene (Sorrento, 1995 e 1996), Bergamo, Festa in Piazza (1996), Una rosa per il 2000 (1998) e Torino, Notte di stelle (1999) tutti trasmessi in Eurovisione-Intervisione.
Ha curato inoltre seminari di analisi della danza presso il Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, il Teatro dell'Opera di Roma ed il Teatro San Carlo di Napoli e varie serie di conferenze-spettacolo all'Accademia Filarmonica Romana ed alla Piccola Scala di Milano.
Per oltre dieci anni ha collaborato al Festival dei Due Mondi di Spoleto e dal 1988 al 1996 ne ha curato il coordinamento per il settore Danza. Membro della Commissione Consultiva per la Danza della Presidenza del Consiglio (1997), ha ricevuto numerosi premi giornalistici, tra cui il San Valentino d'Oro di Terni e l'Edoardo Scarfoglio di Roma, nonché la Medaglia d'oro per i Benemeriti della cultura e dell'arte dalla presidenza della Repubblica.
È autrice di numerosi saggi. Nel 2009 il suo ultimo lavoro è stata la collaborazione al primo volume organico sullo spettacolo "en travesti" in Italia, In scena en travesti- Il travestitismo nello spettacolo italiano (Croce, Roma 2009), di Andrea Jelardi, Giuseppe Farruggio, Edoardo Savarese, Giordano Bassetti. Il libro ripercorre in maniera completa e accurata la storia nel travestitismo italiano nei suoi vari generi, anche con interviste e contributi di vari autori. (Fonte: Wikipedia)


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