martedì 22 marzo 2016

Ieri è stata inaugurata al Castello Aragonese di Taranto la mostra "Misereor".


Ieri (lunedì 21 marzo) è stata inaugurata al Castello Aragonese di Taranto la mostra “Misereor”, un innovativo progetto alla cui realizzazione, su soggetto di Piero Romano (nella foto), hanno collaborato MaterElettrica - Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “Duni”, Associazione “La Scaletta” e MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea) di Matera.
“Misereor” è un itinerario crossmediale che, attraverso installazioni interattive e multisensoriali dedicate alle Opere di Misericordia Corporale, coinvolge il visitatore stimolando i suoi cinque sensi; la mostra sarà visitabile gratuitamente fino a sabato prossimo, 26 marzo, ogni giorno dalle ore 9.30 alle ore 12.30, e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
La mostra “Misereor” è stata commissionata quest’anno dal Mysterium Festival, manifestazione che, giunta alla terza edizione, è organizzata da Comune di Taranto, Curia Arcivescovile di Taranto e Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia”, in partenariato con la Regione Puglia. 
Il “taglio del nastro” di “Misereor” è stato affidato all’Assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Professor Mino Ianne, accolto dal M° Fabrizio Festa, direttore di MaterElettrica del Conservatorio “Duni” di Matera, e dal M° Piero Romano.
L’idea di partenza del soggetto di Misereor è che il seme, sia come elemento vivente sia come simbolo, unisca tutte le azioni che costituiscono le Opere di Misericordia Corporale. Il seme, infatti, è alla base del ciclo della vita, a sua volta legato all’acqua, nonché delle tecnologie legate alla nutrizione ed alla vestizione.
Il seme, parola la cui valenza teologica ed etica è evidente, è così fil rouge dell’intero percorso di Misereor, un viaggio d’arte e tecnologia che combina una gestualità diretta e spontanea del fruitore con le diverse tecnologie audio-visive utilizzate.
Il trattamento del soggetto di “Misereor” è stato curato da Luca Centola, Fabrizio Festa, Simona Spinella, Rosalia Stellacci, mentre la progettazione, l’installazione e la scenografia hanno visto all’opera di team di professionisti: Piero Romano, Luigi De Pace, Simona Spinella, Fabrizio Festa, Andrea Salvato, Antonio Colangelo e Luca Centola, questi ultimi due hanno curato anche il montaggio delle immagini. Con la supervisione e il coordinamento di Fabrizio Festa, la musica e la progettazione del suono sono stati curati MaterElettrica, la Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “Duni”.

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