venerdì 18 marzo 2016

La Camerata Musicale Barese il più antico cenacolo artistico di Bari festeggia la sua attività con il riconoscimento di essere la prima associazione musicale di Bari della Regione Puglia e del Sud Italia.


La Camerata Musicale Barese, notoriamente il più antico cenacolo musicale di Bari,  la cui intensa attività culturale e musicale si  è svolta per oltre settantaquattro anni, durante i quali ogni manifestazione ha suscitato grandi emozioni e riscosso consensi entusiastici dai cultori dell’arte e della musica e dai numerosissimi amici e soci, ha ottenuto grazie all’assistenza amichevole dell’Avv. Andrea Ranieri, socio benemerito  dell’associazione, la personalità giuridica iscritta al numero 112 dell’apposito registro.
La elevata e intensa attività è stata altresì colta dal Ministero delle Attività Culturali e del Turismo che, di recente, ha riconosciuto essere “la prima associazione musicale di Bari, della Regione Puglia e del Sud Italia”. Con tale riconoscimento è stato ripagato il lungo iter dovuto alla competenza artistica e ai sacrifici diuturnamente dedicati dal Maestro Giovanni Antonioni, che ricopre il delicatissimo incarico di direttore artistico, dal dott. Rocco De Venuto, che cura professionalmente  l’intera organizzazione, coadiuvato dalla figlia dottoressa Tiziana, e uno staff di riconosciuta professionalità. Sul palcoscenico prestigioso del teatro Petruzzelli si sono avvicendati artisti e complessi di eccelso rilievo a cominciare da Arthur Rubistein che inaugurò la stagione 1956-1957, e da prestigiosi musicisti - concertisti quali Uto Ughi, Salvatore Accardo, Nikita Magaloff e Aldo Ciccolini, che ha dato un saggio insuperabile appena prima della sua fine, e da numerosissimi altri eccellenti artisti,  la cui presenza si è snodata in un lungo lasso di 74 anni. La storia della musica è stata scritta in virtù di  manifestazioni dedicate anche ai giovani perché si sentano spinti a frequentare questo tempio importante della musica, dell’arte e della cultura e ai tanti estimatori, risvegliando in essi l’orgoglio di appartenenza. Essa costituisce, infatti, un faro di pensiero che illumina coloro che avvertono le emozioni che la musica suscita. L’attività è ininterrotta grazie soprattutto al contributo morale e finanziario della Fondazione Caripuglia retta dal prof. Castorani, indispensabile in un periodo di crisi che si ripercuote in particolare sulle manifestazioni artistiche. Queste sono state commentate magistralmente ogni volta dal dott. Nicola Sbisà cui fu conferito il meritato premio per la cultura per l’anno 2014, consegnatogli dal violinista Salvatore Accardo.



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