giovedì 9 giugno 2016

Concerto-evento il prossimo 14 giugno al Petruzzelli con il violinista Gil Shaham ed il maestro Giampaolo Bisanti, oltre al Coro e l'Orchestra del Teatro barese.


Martedì 14 giugno alle 20.30 al Teatro Petruzzelli è in cartellone un nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica 2016Sul podio dell’Orchestra del Teatro il maestro Giampaolo Bisanti, reduce dal successo della Tosca, andata in scena nel mese di maggio.
Maestro del Coro della Fondazione Petruzzelli sarà Franco SebastianiLe voci soliste del concerto saranno: Valentina Farcas (soprano), Daniela Innamorati (contralto) e Mattia Olivieri (baritono). Violino solista sarà Gil Shaham (nella foto), artista noto per la tecnica, il calore e la generosità, le cui incisioni hanno ricevuto premi prestigiosi come il Grammy, il Diapason d’or, il Grand Prix du Disque ed il Gramphone Editor’s Choice.
Il programma propone: Les préludes (d’après Lamartine) poema sinfonico n.3 S.97 di Franz Liszt, Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij e Stabat Mater per soli, coro misto e orchestra op. 53 di Karol Szymanowski.
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it, Informazioni: 080.975.28.10.


Giampaolo Bisanti, direttore
Maestro concertatore e direttore d’orchestra. Nato a Milano, diplomato al Conservatorio Verdi, è vincitore di numerosi concorsi internazionali tra cui il “Dimitri Mitropulos” di Atene.
Si è esibito in importanti teatri italiani (Firenze, Napoli, Torino, Venezia, Cagliari, Palermo, Trieste, Salerno, Catania, Jesi, circuito lombardo, Padova, Bari) e internazionali (Stoccolma, Tel Aviv, Seoul), dirigendo opere di Gluck (Orphée et Eurydice), Donizetti (L’elisir d’amore), Verdi (Ernani, Macbeth, Stiffelio, Rigoletto, La traviata, Aida, Otello, Falstaff), Puccini (Manon Lescaut, La bohème, Tosca, Madama Butterfly, Turandot).
In ambito sinfonico ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra Haydn di Bolzano, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Regionale Toscana, laVerdi di Milano, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, la Israel Philharmonic Orchestra, l’Orchestre Philharmonique de Strasbourg.
Nella stagione 2013/14 ha diretto Otello nel circuito lombardo, Rigoletto a Padova, Falstaff a Jesi, Stiffelio alla Kungliga Operan di Stoccolma, Turandot al Teatro Regio di Torino e La bohème al Teatro Carlo Felice di Genova. La sua Stagione 2015 è iniziata con l’inaugurazione a Trieste con Nabucco, Lucia di Lammermoor al Carlo Felice di Genova, Aida a Seoul e L’elisir d’amore a Mosca.
Tra i suoi impegni più prestigiosi figurano i debutti a Dresden Semperoper, Berlin Deutsche Oper, Zurich Opernhaus, Liceu di Barcelona e il ritorno al Regio di Torino, al Maggio Musicale Fiorentino ed alla Royal Opera House di Stoccolma.
Ha diretto con successo Tosca per la regia di Giovanni Agostinucci al Teatro Petruzzelli di Bari, nell’ambito della Stagione d’Opera 2016 della Fondazione lirica pugliese.

Franco Sebastiani, maestro del Coro
Nato a Trento, ha compiuto all’Università di Bologna gli studi di ingegneria, e quelli di composizione, musica corale, strumentazione, direzione d’orchestra al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. È stato docente dal 1980 al 1984 al “G.B. Martini”, dal 1998 al 2007 al Conservatorio di Adria. Dal 1982 al 2001 è stato maestro suggeritore e altro maestro del coro al Comunale di Bologna, partecipando a due tournée in Giappone. Dal 1996 al 2001 è stato maestro del coro al Valli di Reggio Emilia; ha svolto attività di maestro del coro al Comunale di Bologna, al Teatro Alighieri di Ravenna, al Verdi di Salerno, al Teatro dell’Opera di Roma, al Carlo Felice di Genova, a Maison Radio France di Parigi e a Fort Worth negli Stati Uniti. Ha diretto in numerosi concerti e opere liriche rinomate orchestre italiane fra cui quella del Teatro Comunale di Bologna e quella dei Filarmonici di Bologna. In qualità di direttore ha preso parte a varie edizioni delle Feste Musicali del Comunale di Bologna e del Ravenna Festival. Nel marzo 1996 ha fatto parte della commissione presieduta da M. Zurletti nel concorso internazionale per cantanti al Teatro “A. Belli” di Spoleto. È autore di revisioni e trascrizioni di partiture di opere inserite nella programmazione del Comunale di Bologna. Possiede una buona conoscenza delle lingue inglese, francese, tedesca e croata. Dal 2001 al 2003 è stato segretario artistico del Verdi di Trieste.
Dal 2007 è maestro del coro della Fondazione Petruzzelli. In tale veste ha partecipato nel 2013 al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca.

Gil Shaham, violino
Considerato uno dei più grandi violinisti dei nostri tempi, coniuga una tecnica infallibile con un inimitabile calore e generosità. Shaham suona con le più prestigiose orchestre ed i più celebri direttori di tutto il mondo e i suoi recital, i concerti con ensemble e le partecipazioni a festival suscitano grande entusiasmo.
Accanto al progetto “I Concerti per violino degli anni 30” continua a suonare  Brahms, Beethoven e Mozart.
Nei suoi numerosi recital e concerti cameristici Shaham esplora ed interpreta le sonorità di brani di musica contemporanea composti per lui da William Bolcom, Avner Dorman e Julian Milone e al contempo continua a dedicarsi alle Sonate e Partite di Bach, che inciderà nei prossimi anni.
Più di due dozzine di dischi testimoniano il suo impegno, incisioni che hanno ricevuto i premi più importanti del panorama internazionale, dal Grammy al Diapason d’or, dal Grand Prix du Disque al Gramphone Editor’s Choice.
Nel 2004 ha fondato la propria casa discografica Canary Classics, con la quale ha inciso numerosi concerti e brani di musica da camera.
Ha studiato con Samuel Bernstein dell’Accademia Rubin, poi con Haim Taub a Gerusalemme.
Ha debuttato con la Jerusalem Symphony e la Israel Philharmonic. Nell’82 è passato alla Julliard dove ha studiato con la DeLay e Hyo Kang.
Ha anche frequentato la Columbia University.
Nel 1990 ha ricevuto lo Avery Fisher Career Grant  e nel 2008 l’Avery Fisher Award.
Gil Shaham suona lo Stradivari Countess Polignac del 1899.
Vive a New York con la moglie Adele ed i loro due bambini.

Valentina Farcas, soprano
Nata in Romania è diplomata in pianoforte alla Musikakademie di Bukarest e in canto con lode alla Folkwang Hochschule di Essen. Ha debuttato ai Salzburger Festspielen come Blonde in Die Entführung aus dem Serail, produzione pubblicata in dvd dalla Decca.
Ha lavorato con i direttori: Tate, de Billy, Albrecht, Bartoletti, Petrenko, Hengelbrock, Bolton e Muti.
Tra le sue performance: Gilda in Rigoletto a Berlino, al Savonlinna Festival in Finlandia, al Massimo di Palermo e alla Deutsche Oper di Düsseldorf, Adele ad Amsterdam, Raffaele ne Il ritorno di Tobia di Haydn all’Accademia di Santa Cecilia, Susanna ne Le nozze di Figaro in Florida e Lyon, Blonde al di San Carlo e al Mozart Festival de La Coruña, Pamina in Die Zauberflöte a Genova, Liù in Turandot a Parma, Giulietta ne I Capuleti e i Montecchi a Ravenna, Cremona e Brescia, Donna Farinella ne Il pasticcio ovvero L’ape musicale al Theater an der Wien, Solveig in Peer Gynt a Trieste, Adina ne L’elisir d’amore ad Amsterdam, Musetta ne La bohème a Parma, L’enfant et les sortilèges alla Rai di Torino, Zerbinetta in Ariadne auf Naxos a Bilbao, Jenny in Aufstieg und Fall der Stadt Mahagony a Tolosa, Woglinde in Rheingold e Götterdämmerung a Bari, Asteria in Telemaco di Gluck al Theater an der Wien, Lucia di Lammermoor alla Palm Beach Opera, Le Rossignol e Marzelline in Fidelio a Cagliari, Lisetta ne Il matrimonio segreto a Spoleto e Sophie in Rosenkavalier alla Semperoper di Dresda.
Tra i concerti ricordiamo Lobgesang di Mendelssohn (2012, Orchestra Sinfonica della Rai, direzione Hogwood), Vespere Solemnis de Confessore di Mozart (Maggio Musicale, direzione di Muti), Midsummer Night’s Dream di Mendelssohn al Musikverein di Vienna con la direzione di Luisi, Die Schuldigkeit des ersten Gebots di Mozart ai Salzburger Festspiele, diretta da Bolton, Giulietta ne I Capuleti e i Montecchi al Reate Festival con la direzione di Biondi, Liù in Turandot al Lirico di Cagliari, Frau Fluth ne Le allegre Comari di Windsor a Losanna e concerti con l’Ottava di Mahler a Milano con Riccardo Chailly sul podio.
Recentemente ha cantato ne Les dialogues des Carmélites al Teatro Petruzzelli.

Daniela Innamorati, mezzosoprano
Giovane mezzosoprano, nata a Napoli. Si è brillantemente diplomata al Conservatorio San Pietro a Majella della sua città in canto lirico ed è laureata in Lettere Classiche, con il massimo dei voti.
Inizia fin da giovanissima lo studio del pianoforte per poi dedicarsi totalmente a quello del canto.
Ha seguito corsi di tecnica ed interpretazione vocale con Luciana d’Intino, Roberto Scandiuzzi, Dolora Zaijck, Ernesto Palacio, Silvano Carroli, Maria Dragoni.
Attualmente si perfeziona con Giovanna Canetti.
Interprete di riferimento di alcuni ruoli eseguiti sui più prestigiosi palcoscenici internazionali:
Suzuki nella Madama Butterfly al Verdi di Salerno (diretta da Oren) al Ventidio Basso di Ascoli Piceno, al Teatro La Fenice di Venezia (diretta da Luisotti), a Savona ed al Teatro San Carlo di Napoli (diretta da Renzetti); Maddalena in Rigoletto a Salerno, al San Carlo di Napoli, a Padova ed alla Fenice di Venezia; Fenena nel Nabucco al Festival Verdi di Parma (diretta da Mariotti), a Piacenza, Vigoleno ed a Savona, a Salerno (diretta da Oren); Flora ne La traviata al San Carlo di Napoli in tre produzioni differenti.
Ha inoltre cantato Lola nella Cavalleria rusticana a Bergamo, Meg in Falstaff a Jesi, Carmen in forma semiscenica a Catania, Federica nella Luisa Miller al Carlo Felice di Genova.
Notevole impressione ha destato il suo debutto nel ruolo di Maddalena in Rigoletto al Covent Garden di Londra con la regia di McVicar e la direzione di D. Ettinger.
Ha interpretato Fenena in Nabucco per la regia di Joseph Franconi Lee al Teatro Petruzzelli di Bari, nell’ambito della Stagione d’Opera 2016 della Fondazione lirica pugliese.

Mattia Olivieri, baritono
Si diploma giovanissimo al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, nel 2009 entra a far parte della Scuola dell’Opera italiana di Bologna e debutta nei ruoli di Papageno ne Il racconto del flauto magico, tratto dall’opera mozartiana e di Giorgio ne La gazza ladra, diretta da Mariotti, per la regia di Michieletto.
Nel 2011 debutta come Dulcamara ne L’elisir d’Amore a Jesi, ruolo che reinterpreterà l’anno successivo al Sarzana Opera Festival, canta Zweiter Revolutionär in Das geheime königreich, Der Diktator in Der Diktator, Giorgio ne La gazza ladra alla Semperoper di Dresda, Papageno ne Il flauto magico, Secondo Sacerdote ne Il prigioniero e Prima Creatura in Frankestein ovvero l’amor non guarda in faccia a Bologna e Don Prudenzio ne Il viaggio a Reims nell’ambito dell’Accademia Rossiniana di Pesaro.
Nel settembre 2012 è entrato a far parte del Centre de Perfeccionament di Valencia dove è stato Cherubini nella Zarzuela El duo de la africana di M.F. Caballero e Schaunard ne La bohème, diretta da Chailly.
Fra i suoi impegni: Guglielmo in Così fan tutte a Valencia e a Nice, Fabrizio in Crispino e la comare a Martina Franca, Schaunard ne La bohème a São Paulo, il protagonista in Don Giovanni a Palermo e Trieste, Nardo ne La finta giardiniera nel Glyndebourne Tour, Escamillo nella Carmen al Teatro Carlo Felice di Genova, Schaunard ne La bohème, Belcore ne L’elisir d’amore e Masetto in Don Giovanni al Teatro alla Scala, Marcello ne La bohème  ad Atene e a São Paulo, Figaro ne Il barbiere di Siviglia a Nice, lo Stabat Mater di Szymanovsky a Bari, il Requiem di Donizetti al Festival di Bregenz, Belcore ne L’elisir d’amore a Valencia, Guglielmo in Così fan tutte a Roma.





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