martedì 14 giugno 2016

La Fondazione Pinuccio Tatarella ha volutamente scelto di investire le proprie risorse in istruzione.


La Fondazione Pinuccio Tatarella ha volutamente scelto di investire le proprie risorse in Istruzione, nella convinzione che offrire opportunità ai più giovani significhi dare più opportunità alla stessa società. Con questo spirito tre anni fa è nata l’iniziativa di prevedere Borse di studio dedicate proprio a Pinuccio Tatarella (nella foto, tre gli scorsi anni, cinque quest’anno) per gli studenti dell’ultimo anno. Milleduecento euro, somma corrispondente all’iscrizione al primo anno dell’Università. 
In un’atmosfera simpatica, grazie alle interviste fatte ai ragazzi da Mingo De Pasquale, si è svolta ieri, 13 giugno la cerimonia che ha trovato ospitalità al Circolo della Vela di Bari. A premiare con attestati e borse di studio, oltre a Mingo, l’assessore all’Istruzione del Comune di Bari, Paola Romano, il presidente del primo Municipio, Micaela Paparella, la professoressa Angiola Filipponio Tatarella, le professoresse Cettina Fazio Bonino e Lucia Schinzano e il giornalista Manlio Triggiani a rappresentanza della giuria che ha scelto i vincitori fra gli studenti di Bari, Foggia, Bat e rispettive province (altri componenti di giuria il direttore di Epolis Dionisio Ciccarese e la giornalista Mediaset Rossella Grandolfo).
Cinque vincitori provenienti da tutte le province che hanno partecipato: da Apricena a Mola di Bari passando da Bari e Minervino Murge. 
Siamo stati assaliti da ragazzi appena diciottenni con tanta voglia di crescere – ha commentato Annalisa Tatarella, “anima” e responsabile di tutte le iniziative della Fondazione Tatarella - Era chiara nei loro occhi limpidi, curiosi e sereni.
Ho sentito tutti i loro sorrisi e la loro gratitudine sulla mia pelle, e ancora una volta ho imparato molto da chi ha non pochi anni meno di me. Ci sono ancora giovani che partoriscono sogni e progetti dalla passione, che si impegnano per costruire il proprio futuro, che sanno sorridere quando a vincere è un loro compagno”.

“La Fondazione – ha concluso Annalisa Tatarella – intende porsi come ‘polo socio-culturale’ per la città di Bari, ma non solo. Insieme a Stefania Verardi Paparella, Mariateresa D’Arenzo e Loredana Masellis, che fanno parte dello staff Organizzazione Eventi, abbiamo intenzione di animare la vita culturale della città con tantissime iniziative. Perché mio zio era solito dirmi che la Cultura è l’unico veicolo in grado di garantire non solo la crescita intellettiva dell’individuo, ma anche di sviluppo economico di una comunità. E il nostro territorio ne ha davvero bisogno”.

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