lunedì 8 maggio 2017

Arrivano dalla Georgia all'Unione Musicale di Torino il prossimo 10 maggio le due celebri sorelle del pianoforte Khatia e Gvantsa Buniatishvili per un concerto dedicato al Novecento.


Arrivano dalla Georgia le due sorelle del pianoforte Khatia e Gvantsa Buniatishvili (nella foto) che mercoledì 10 maggio 2017 saliranno sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino ospiti nel cartellone dell’Unione Musicale (alle ore 21, serie dispari di abbonamento).
Nate entrambe a Tbilisi, hanno iniziato a suonare il pianoforte nella più tenera età, sotto la guida della madre che, con grande passione ne ha colto il talento, seguito gli studi e avviato le carriere. Le due giovani artiste nel corso degli anni hanno rivelato caratteri e personalità profondamente diversi: determinata, nomade e libera, Khatia, la più giovane, ha esordito a soli sei anni con l’Orchestra di Tbilisi, ha vinto premi internazionali tra i quali nel 2012 un ECHO come “Esordiente dell’anno” e ha collaborato con i maggiori artisti e le più importanti istituzioni, tanto che oggi, a soli ventinove anni, è a pieno diritto tra i pianisti più noti al mondo. La sorella Gvantsa si è ritagliata una carriera più legata al suo paese d’origine, dove vive e svolge attività concertistica e didattica. Khatia e Gvantsa Buniatishvili non hanno però mai smesso di suonare insieme portando sulla tastiera le loro storie ed esperienze di vita diverse, il profondo affetto e l’amore per la musica che da sempre le unisce. 
Il programma del concerto di Torino è un tuffo nel repertorio nel Novecento con l’aggiunta di due brani inziali di autori contemporanei. Il primo, è una Sonatina a 4 mani, caratterizzata da un forte linguaggio evocativo, del compositore francese Anthony Girard, attualmente professore di orchestrazione e analisi musicale presso il Conservatorio di Parigi. A seguire un omaggio delle sorelle Buniatishvili alla loro terra d’origine con ilPerpetuum Mobile per 2 pianoforti di Josef Bardanashvili, compositore nato a Batumi, in Georgia, e successivamente trasferitosi in Israele. Il brano, originariamente scritto per 4 pianoforti (e 16 mani!) è stato commissionato nel 2000 dall’International Piano Master Classes di Tel-Hai (Israele).
La suite Scaramouche (1937) è uno dei brani più fortunati di Darius Milhaud per l’elegante costruzione e la smagliante scrittura strumentale che, nel finale, rivela una marcata tipizzazione brasiliana. A seguire laFantaisie Suite n. 2 composta da Rachmaninov nei primi mesi del 1901 in Italia. Per la prima esecuzione, il 24 novembre 1901 a Mosca, i due pianisti furono lo stesso Rachmaninov e Aleksandr Siloti. Virtuosistica e brillante anche la Fantasia da Porgy and Bess, elaborata dal pianista australiano Percy Grainger dalla celebre opera di Gershwin, che raccoglie brani straordinari come My Man’s Gone NowIt Ain’t Necessarily SoClara Don’t You Be DownheartedOh, I Can’t Sit Down, BessYou Is My Woman NowI Got Plenty O’ NuttinOh Lawd eI’m On My Way.
Il concerto termina con La Valse, capolavoro di Ravel composto subito dopo la Grande Guerra che, con la sua ironica tragicità, celebra l’apoteosi del valzer viennese proprio nel momento in cui la scomparsa della società cui apparteneva può dirsi definitiva. Prima di stendere la partitura d’orchestra, Ravel completò la versione per pianoforte e poi quella per due pianoforti, che eseguì con Alfredo Casella il 23 ottobre 1920.

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