giovedì 11 maggio 2017

Con il concerto "Destination Paris" si conclude la serie Parigi dedicata dall'Unione Musicale di Torino all'esplorazione di differenti aspetti della vita culturale della capitale francese. Il 13 maggio al Teatro Vittoria palco salirà per esibirsi in un concerto la giovane Orchestra da Camera Accademia.


Con il concerto Destination Paris il 13 maggio (Torino, Teatro Vittoria - ore 20) si conclude la serie Parigi dedicata dall’Unione Musicale di Torino all’esplorazione di differenti aspetti della vita culturale della capitale francese che, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, emergeva come centro nodale nella storia della musica e dell’arte in generale. "Parigi non è solo capitale della Francia, – scriveva Heinrich Heine nel 1833 – ma di tutto il mondo civilizzato [...] Considerando tutti gli uomini distinti e celebri che vi si trovano, Parigi ci appare come un pantheon di viventi".
La relativa stabilità politica e il vivace ambiente culturale fecero di Parigi, tra fine Ottocento e la Prima Guerra Mondiale, un forte polo d’attrazione, come testimoniano le biografie dei compositori protagonisti del concerto – dallo svizzero Ernest Bloch, ai russi Aleksandr Glazunov e Sergej Prokof'ev, fino all’argentino Astor Piazzolla – che vi trascorsero anni di formazione o di intensa e apprezzata attività artistica, trovando un clima aperto alle loro sperimentazioni e ricerche stilistiche. 
Direttore d’orchestra e pedagogo, Aleksandr Glazunov – di cui verrà eseguito il Tema e variazioni per archi op. 97 – in Unione Sovietica era una vera e propria autorità in campo musicale, al pari dei contemporanei Čajkovskij e Rimskij-Korsakov. Nel 1928 si stabilì definitivamente a Parigi, dove proseguì con successo la carriera di compositore e direttore. 
Per Sergej Prokof'ev Parigi fu una tappa fondamentale della propria maturazione artistica. Rispetto ad altre città europee Parigi era più aperta ad accogliere il suo stile: la sua musica piaceva perché ironica, talvolta sarcastica, ma soprattutto istintiva e ritmicamente travolgente.
L’Andante, ultimo movimento del suo Primo Quartetto op. 50, è considerato una delle pagine più intense di tutto il suo catalogo. 
Astor Piazzolla arrivò a Parigi nel 1954 grazie a una borsa di studio del Governo Francese, per studiare composizione e contrappunto con la famosa insegnante Nadia Boulanger, che lo consigliò di perseverare nell’ambito della musica popolare dicendogli: “Qui c‘è il vero Piazzolla, non lasciarlo mai!”.
Di Astor Piazzolla verranno eseguiti Tres minutos con la realidad per archi e Milonga en re, brano dedicato a Salvatore Accardo, conosciuto a Buenos Aires nel 1969 durante un tour del violinista in America Latina. Memore delle lunghe discussioni fatte insieme “l’autore dei più bei tanghi del nostro tempo – ha dichiarato Accardo nel suo libro Il miracolo della musica – mi dedicò questo pezzo unico, che porta il nome di una danza popolare derivata dalla più nobile habenera […] Le origini della milonga sono talmente eterogenee e così varie sono le tradizioni […]che essa è per me la metafora del musicista, almeno come lo intendo io”. 
Musicista di origine svizzera, Ernest Bloch si stabilì a Parigi nei primi anni del Novecento e lì si affermò con la prima rappresentazione (nel 1910) dell’opera teatrale Macbeth, tappa iniziale della sua notorietà.
Anni dopo, nel 1926, all’Opera Garnier di Parigi ebbe luogo anche l’esecuzione Concerto grosso n. 1 per archi e pianoforte obbligato, considerato dalla critica una pagina coraggiosa, che unisce la forma concerto grosso, tipica del XVIII secolo, con una linguaggio tonale moderno. 
Protagonisti del concerto saranno i giovani musicisti dell’Orchestra da Camera Accademianata nel 2009 e composta dai migliori studenti ed ex-studenti dei corsi di perfezionamento dell’Accademia di Musica di Pinerolo. Questa formazione è stata selezionata dall’Unione Musicale insieme ad un gruppo di giovani interpreti per dar vita ai progetti tematici realizzati al Teatro Vittoria. 
Nel corso della serata l’ambiente parigino verrà ricreato anche attraverso le immagini e i testi selezionati da Olivia Manescalchi e Liana Püschel che aprono squarci illuminanti sul crogiolo di idee e sperimentazioni che è stata la Parigi del Ventesimo Secolo.
Il concerto sarà preceduto da una guida all’ascolto (ore 18.30) a cura del musicologo Antonio Valentino (nella foto) e da un aperitivo offerto al pubblico (ore 19.30).

poltrone numerate, euro 20
in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale e online su www.unionemusicale.it

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