mercoledì 10 maggio 2017

L'11 maggio va in scena alla Fenice di Venezia l'opera "Aquagranda" con le musiche originali di Filippo Perocco e la regia di Damiano Michieletto, in diretta tv su Rai 5.


Il 4 novembre 1966 una terribile alluvione colpì Venezia e l’Italia, con disastrose conseguenze. Quel giorno in Laguna l’acqua alta raggiunse i 194 cm, livello mai più eguagliato. Particolarmente colpita fu l’isola di Pellestrina. A distanza di 50 anni, il Teatro La Fenice ha rievocato quei tragici eventi commissionando l’opera “Aquagranda” con cui ha inaugurato la stagione lirica 2016-2017 proprio nel giorno del cinquantesimo anniversario dell’alluvione. A quest’opera, che nel marzo scorso ha vinto il Premio Speciale della XXXVI edizione del Premio della critica musicale Franco Abbiati, Rai Cultura dedica un doppio appuntamento in onda giovedì 11 maggio, in prima visione su Rai5: si parte alle 21.15 con il documentario “Aquagranda in crescendo” che racconta il “dietro le quinte” dello spettacolo, e si prosegue poi alle 22.15 con l’opera in versione integrale. Con la regia di Damiano Michieletto (nella foto) e le musiche originali di Filippo Perocco, “Aquagranda” mette in scena in dialetto veneziano i drammatici eventi del 1966: personaggio protagonista è Ernesto Ballarin, all’epoca venticinquenne. Il mare che travolse i Murazzi invase la sua abitazione a Pellestrina arrivando fino al tetto, costringendolo a evacuare la sua casa e la sua isola insieme ad altre tremila persone. Sul palco, grazie alle scene di Paolo Fantin, un muro di acqua si riversa sugli interpreti per rievocare quei momenti. Libretto di Roberto Bianchin e Luigi Cerantola. Orchestra del Teatro La Fenice diretta dal maestro Marco Angius.
Il documentario che introduce e spiega l’opera “Aquagranda in crescendo”, prodotto da Kama Productions, ripercorre le tappe che hanno segnato la nascita di questo lavoro, rievocando al tempo stesso i giorni che hanno scosso il cuore di Venezia. Il regista Giovanni Pellegrini, che ha curato anche la fotografia del documentario, ha seguito Damiano Michieletto, il compositore Perocco e la loro squadra sul palco de La Fenice per raccontare “il making of” di quest’opera di oggi.

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