mercoledì 16 luglio 2014

Domani su Rai 5 la nuova produzione di Shen Wei con l'allestimento dei "Carmina Burana"


È firmata dal coreografo Shen Wei il nuovo allestimento dei “Carmina Burana” commissionato dal Teatro San Carlo di Napoli - dove lo spettacolo ha debuttato lo scorso anno - che Rai5 propone per la prima volta in tv giovedì 17 luglio alle 21.15. La nuova produzione del capolavoro di Carl Orff si presenta come uno spettacolo di “arte totale”, nello stile del coreografo cinese di adozione newyorkese che ne ha curato coreografie, ideazione visiva, scene e  costumi. Sul podio è impegnato il direttore spagnolo Jordi Bernàcer, per uno spettacolo che coinvolge tutte le forze artistiche del teatro napoletano: l'Orchestra, il Coro diretto da Salvatore Caputo, il Coro di Voci Bianche diretto da Stefania Rinaldi e il Corpo di Ballo diretto da Alessandra Panzavolta, con trentadue danzatori del San Carlo e sette della Shen Wei Dance Arts. Le voci soliste sono il soprano Angela Nisi, il tenore Valdis Jansons e il baritono Ilham Nazarov.

“I Carmina Burana” – dice Shen Wei - “sono un’opera estremamente nota, immediata, in qualche modo svilita dalla sua estrema popolarità. Tuttavia, ascoltandola nel profondo, ho ritrovato la sua purezza e la sua bellezza autentiche, ed è questo ciò che voglio trasmettere al pubblico”. “Allestire questo spettacolo” – prosegue Wei - “è stata per me una vera e propria sfida, nella quale ho curato i movimenti dei cantanti, i loro costumi, le scene e naturalmente le coreografie. Ma soprattutto, non essendoci un libretto vero e proprio, ho ideato una narrazione coreografica e visiva, nel rispetto della struttura originaria di Orff, in cui i movimenti si susseguono e si legano l'uno l'altro, descrivendo ciascuno una poesia o le sensazione della musica dei singoli canti”. Tra riferimenti agli elementi naturali, al Medioevo, al Rinascimento, Shen Wei ha immaginato in chiave contemporanea la sua personale versione dei “Carmina Burana”, con ballerini come figure astratte -alcuni con costumi simili a una seconda pelle- e cantanti prigionieri in statue di cui diventano anima. Proprio le statue classiche, insieme con l'acqua, sono i due riferimenti nello spettacolo alla città di Napoli che, insieme con il San Carlo, ha definito “luoghi di grandezza culturale immensa”.
La ripresa televisiva dello spettacolo è curata da Felice Cappa.

Nessun commento:

Posta un commento