lunedì 28 luglio 2014

Ecco il primo CdA della Fondazione Petruzzelli a guida del nuovo Sindaco di Bari, Antonio De Caro


Si è tenuto ieri pomeriggio (lunedì 28 luglio 2014) nella sede del Comune di Bari, il primo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Petruzzelli presieduto dal Sindaco Antonio De Caro (nella foto)Approvato il nuovo Statuto con le relative modifiche. La Provincia di Bari è stata confermata come fondatore pubblico dell’ente lirico pugliese: a fine 2014 entrerà in C.d.A. come “Città Metropolitana”. 

Entro fine anno, con l’entrata in vigore del nuovo Statuto il sindaco di Bari potrà delegare alla Presidenza della Fondazione un’altra persona. Rimodulato il Bilancio Preventivo per l’anno 2014 con la cifra di 13 milioni e 900 mila di euro e non di 16 milioni e 900 mila euro, come precedentemente programmato. 
Due le opere cancellate nell’ambito della necessaria rimodulazione della Stagione lirica 2014: Il Trittico (Il TabarroSuor Angelica e Gianni Schicchi) di Giacomo Puccini, in programma ad ottobre e Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, in programma a novembre.
 Due i titoli inseriti in cartellone, ognuno con 15 recite, con lo scopo di dar vita ad un ampio progetto per la formazione del giovane pubblico. Lo spettacolo Artù, su musiche composte da Nicola Scardicchio, per la regia di Marinella Anaclerio e la drammaturgia di Teresa Petruzzelli, sarà dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni ed interpretato da attori cantanti.
 Ad i ragazzi sarà invece dedicato Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, per la regia di Francesco Esposito, con scene e costumi di Tommaso Lagattolla. A dar vita all’opera saranno giovani cantanti pugliesi.
 Toccato anche il tema occupazionale.
 Il C.d.A. ha chiesto una consulenza legale al fine di ottenere uno studio di fattibilità tecnico giuridico, per la creazione di una società a cui affidare “in house” la gestione del servizio di custodia del Teatro Petruzzelli.
 In caso questa non risultasse una via percorribile, la Fondazione dovrà inserire all’interno di un eventuale nuovo bando alcune clausole di salvaguardia, tra cui il trattamento salariale, nonché la riconferma dei dipendenti che da sempre hanno fornito il servizio in questione.

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