martedì 16 settembre 2014

Resoconto della bella riuscita del 4° Festival Pianistico di Corato



Dal 5 al 9 settembre si è tenuto il 4° Festival pianistico Città di Corato. I temporali del weekend e le temperature non proprio estive dei giorni seguenti, oltre alla sovrapposizione in alcuni giorni di altri eventi nelle piazze limitrofe, hanno determinato la scelta di tenere tutti i concerti nella “Sala Verde” del Municipio, sempre affollatissima.
“Il successo della manifestazione è innegabile” – dice il M° Filippo Balducci (nella foto), direttore artistico della Festival. “Sono commosso dal calore del pubblico, ormai un folto gruppo di affezionati, che continua a complimentarsi con me mentre il merito è tutto dei musicisti che si sono esibiti. Quest’anno poi la rassegna ha goduto del patrocinio e del contributo di Comune e Provincia, si è avvalso della collaborazione del Rotary club e della FIDAPA e si è arricchito di nuovi sostenitori fra gli imprenditori, anche in ambito nazionale”.

Nella serata inaugurale Rodolfo Alessandrini e Sara Bartolucci – in arte Duo pianistico di Firenze – si sono prodotti in una serie di personali trascrizioni per pianoforte a quattro mani delle più belle colonne sonore di Piazzolla, Morricone, Addinsell, Williams, Vangelis, Gershwin. Le abbiamo trovate veramente inusuali, raffinate nella scelta dei colori ed estremamente virtuosistiche, tali da mettere in piena luce le doti pianistiche e l’affiatamento dei due coniugi fiorentini. Particolarmente interessante la loro versione della Rapsody in Blue di Gershwin elaborata a partire da registrazioni su rulli di pianola dello stesso compositore e incisioni di Paul Whiteman. Durante il concerto sono state proiettate diapositive e sequenze dei film per i quali le musiche sono state scritte, da “Nuovo Cinema Paradiso” a “Schindler’s List”, da “La meglio gioventù” ai “Predatori dell’arca perduta”, con un effetto straordinariamente coinvolgente sul pubblico presente. Il Duo ha concesso due bis.
Sabato 6 si sono esibiti da solisti due pianisti diciottenni che hanno dimostrato di aver poco da invidiare a professionisti con decenni di carriera: Giuseppe Campobasso e Giorgio Trione Bartoli, già vincitori di concorsi pianistici nazionali e  internazionali. Promuovere i giovani talenti pugliesi mettendoli in cartellone al fianco di professionisti di fama internazionale è infatti uno degli obiettivi del Festival pianistico Città di Corato. Il programma della serata prevedeva capolavori del repertorio pianistico: pagine di intensa poesia e di sfolgorante virtuosismo, da Bach a Beethoven, da Chopin a Schumann, da Liszt a Balakirev. I due pianisti, sorprendenti per fuoco, slancio e brillantezza in brani quali la Toccata di Schumann (Campobasso) e Islamey di Balakirev (Trione Bartoli) hanno dimostrato anche maturità e profondità di contenuti: Campobasso soprattutto nell’intimo Adagio della Sonata di Beethoven op. 2 n. 3  e nella Leggerezza di Liszt e Trione Bartoli nei sensibilissimi e raffinati Quattro improvvisi di Chopin. Pubblico entusiasta, assetato di bis nonostante la lunghezza del programma e, a tratti, visibilmente commosso. Il concerto di domenica 7, inserito nel programma per il decentramento culturale “Costa dei Trulli 2014 – On tour” della Provincia di Bar, è stato tenuto da una brillante formazione cameristica, espressione della tradizione e al tempo stesso del futuro della “scuola musicale pugliese” nel mondo: l’Ensemble “l’Araba Fenice”, fondato negli anni 90 da Pierluigi Camicia e Francesco Girardi e arricchitosi oggi della bellissima voce del soprano Angelica Girardi. Il trio ha eseguito musiche di Saint-Saens, Dell’Acqua, Arditi, Debussy, Génin Delibes, Strauss e Piazzolla alternando brani per trio a quelli per pianoforte solo, flauto e pianoforte, soprano e pianoforte. I tre musicisti hanno affascinato il pubblico con sonorità raffinate, fondendo perfettamente gli strumenti e la voce. Particolarmente bello il gioco di imitazioni e “virtuosismi vocali” tra il soprano leggero e il flauto. L’8 settembre il Festival ha ospitato per la seconda volta un vincitore assoluto del Concorso Internazionale “Euterpe”: è stata la volta del cinese Qi Huan. Il pianista, giovanissimo direttore del Dipartimento di Pianoforte e Ricerca dell’Università Tongji di Shangai, ha accostato in maniera geniale Rachmaninov e Porokofiev a Bach e Mozart con lucida appropriatezza stilistica. Capace di passare dalle sonorità più eteree a quelle più potenti, ha impressionato il pubblico con forti contrasti emotivi e un virtuosismo pressoché impeccabile. Particolarmente suggestivi i Quattro Pezzi op. 4 di Prokofiev con la famosa “Suggestion diabolic” e la Seconda Sonata di Rachmaninov eseguita nella sua prima versione. Acclamato dal pubblico ha bissato con due Mazurke di Chopin. Il M° Francesco De Santis, direttore artistico del Concorso Euterpe, ha manifestato apprezzamento per l’iniziativa di Filippo Balducci e l’intento di voler continuare la preziosa collaborazione fra Concorso e Festival. “Romantic & Jazzy” è il titolo del recital che la pianista salentina Valeria Vetruccio ha dedicato nella serata conclusiva a Chopin e Gershwin. Nell’opinione comune il primo è uno dei principali esponenti della corrente Romantica del primo ‘800, il secondo compositore di canzoni, padre del jazz e del Musical americano. Ma quello che Valeria Vetruccio vuole dimostrare con questo bellissimo programma è proprio che il confine tra la cosiddetta musica colta, il jazz e la musica di consumo che lascia il segno è molto labile se non proprio inesistente. I due compositori, divisi da più di mezzo secolo, sono accomunati oltre che dalla prematura scomparsa all’età di trentanove anni, da un grande amore per la melodia (che li rende inconfondibili) e da un uso sensuale e coloristico dell’armonia. Valeria Vetruccio ha eseguito con passione il celebre Andante spianato e Polacca brillante op. 22, la Barcarola op. 60 e il Secondo Scherzo  di Chopin, ma ha dato il meglio di sé nelle sue bellissime trascrizioni e rielaborazioni, virtuosistiche e raffinate, di celebri canzoni di Gershwin quali Summertime, The man I love, Fascinatin’ rhythm, Someone to wathc over me, I got rhithm ecc. Grande successo di pubblico e bis con un’altra trascrizione personale, quella di Libertango di Piazzolla. Bilancio più che positivo quindi per i Festival pianistico Città di Corato, che l’Associazione Musicale “Fausto Zadra” porta avanti ormai da anni con ardore ed entusiasmo.


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