venerdì 13 novembre 2015

Khatia Buniatishvili, pianista d'eccellenza il prossimo 30 novembre al Petruzzelli per la Camerata Musicale Barese.


La Camerata Musicale Barese ospiterà  il  prossimo 30 novembre  al Petruzzelli ,per la sua 74ª Stagione “Magic”, una delle più note pianiste contemporanee: Khatia Buniatishvili (nella foto). Tecnicamente la 25enne georgiana Khatia Buniatishvili è un enfant prodige: introdotta al piano dalla madre, a soli 6 anni ha fatto il suo debutto pubblico con orchestra a cui sono seguite tournée in Olanda, Francia, Germania, Belgio, Italia, Russia, Israele e USA.
Ma Khatia Buniatishvili detesta tale definizione e soprattutto dichiara provocatoriamente di non essere interessata allo sviluppo del suo innegabile virtuosismo. Ed è in effetti evidente che il suo approccio al pianismo sia assolutamente diverso, volutamente anacronistico, soprattutto se paragonata alle star giovani del pianoforte in cui pragmatismo, modernità, comunicazione, didattica e virtuosismo sono ormai i cardini fondanti del musicista ‘borghese’ di oggi.
“Il piano è il più oscuro degli strumenti”, “Il simbolo della solitudine in musica”, “Per condividere la mia musica con il pubblico devo forzare psicologicamente me stessa, dimenticare la sala”; non c’è un altro solista classico giovane che oserebbe mai affermazioni così romantiche, intime, anacronistiche, figlie di un pianismo d’altri tempi, in cui il musicista aveva un’ aura di eletto, talvolta sofferente, stravagante, di ‘artista’ solitario e difficilmente immaginabile su Twitter o allo stadio.
E infatti proprio di ‘aura’ parla la critica internazionale, di ‘elegante solitudine’, di ‘melanconia’ e la Buniatishvili non li considera affatto attributi negativi, anzi. In molti sostengono che il suo approccio musicale sia profondamente influenzato dalla fortissima tradizione popolare georgiana, calda e dolente. E anche questo paragone trova l’approvazione della Buniatishvili che ammette tale connessione tra il suo sentire musicale e la più profonda anima caucasica.
I suoi riferimenti pianistici di sempre sono Rachmaninoff, Richter e Gould, ma la sua “pianista preferita” è Marta Argerich, amata per la sua “unicità” e quindi un amore non imitabile, solo un esempio di indipendenza di pensiero e azione.

 Khatia Buniatishvili ha vinto sin dall’infanzia i più prestigiosi premi pianistici, dall’Horowitz a Kiev al XII premio Arthur Rubinstein Piano Master Competition e a soli 16 anni fu invitata a trasferirsi a Vienna per proseguire gli studi. Si è ormai esibita più volte nelle più prestigiose sale internazionali: Carnegie Hall di New York, la Wigmore Hall di Londra, il Consertgebouw di Amsterdam, il Musikverein di Vienna. Collabora sistematicamente con le orchestre della BBC, da cui ha anche ricevuto il prestigioso premio New Generation Artist 2009-11; ha collaborato con le migliori orchestre del globo e si esibisce con infaticabile tenacia in lunghissime tournée in tutto il mondo.
Il recital di Khatia Buniatishvili  sarà il primo concerto del tris d’assi del pianismo internazionale che la Camerata presenta per  la sua  Stagione: gli altri due appuntamenti sono fissati  il  13 gennaio con  Sir Andras  Schiff    ed il 22 aprile con  Vladimir Ashkenazy.

Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata infotel 080/5211908  e on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it

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