mercoledì 11 novembre 2015

Prende il via il 13 novembre al Kismet di Bari URTICANTI, il ricco festival di musica contemporanea.


Con la produzione originale di teatro musicale multimediale La voix humaine / Facebooking prende il via venerdì 13 novembre alle 21 al teatro Kismet l’11simo festival di musica contemporanea Urticanti, promosso dall’associazione Diapason con la direzione di Raffaella Ronchi e il coordinamento musicologico di Fiorella Sassanelli. Dopo il debutto italiano al teatro Mercadante di Altamura, Urticanti porta a Bari questo esperimento multimediale di commistione tra letteratura, musica, teatro e cinema che abbina all’opera La voix humainedi Francis Poulenc su testo di Jean Cocteau (tragédie lyrique in un atto per soprano e pianoforte) il minimodramma per soprano recitante, tablet e pianoforte Facebooking di Girolamo Deraco su testo di Debora Pioli.

Nell'opera di Poulenc, rappresentata a Parigi nel 1959, l’unica interprete è una donna che parla per l’ultima volta al telefono con il suo amante, avendo i due deciso di lasciarsi. Il libretto fu scritto da Jean Cocteau in un periodo in cui il telefono, diffondendosi nelle case della piccola borghesia, divenne accessorio dei drammi moderni. Facebooking rappresenta l’evoluzione in chiave contemporanea de La voix humaine. La protagonista è sempre e solo una donna, il tablet sostituisce il telefono, l’interlocutore si manifesta tramite la chat proiettata sul tulle-schermo. Qui l’atteggiamento della donna è opposto a quello previsto da Cocteau, l’atmosfera si fa esilarante, l’incubo della batteria scarica subentra alle continue interruzioni di linea che invece ossessionano la protagonista dell'opera di Poulenc. I dialoghi sono composti da “frasi tipo” scritte su facebook e i cambi di umore dipendono dai post. La rappresentazione delle due opere, interpretate dal soprano Maria Elena Romanazzi e dalla pianista Raffaella Ronchi, porta a riflettere sui cambiamenti delle dinamiche interpersonali attraverso l’evoluzione dei mezzi di comunicazione. L’originale regia e allestimento di Nino Cannatà propongono lo sdoppiamento della visione teatrale in visione cinematografica grazie all’utilizzo di nuove tecnologie video e della regia live. Il progetto, la cui produzione è stata sostenuta da Puglia Sound EXPORT 2015, è andato in scena da giugno a ottobre 2015 a Miskolc in Ungheria, a Berlino e a Tirana. La settimana centrale di Urticanti, dal 22 al 26 novembre, è dedicata all’ospite dell’11 esima edizione del festival, il compositore italiano, dal 2006 docente di composizione al Conservatorio nazionale superiore di Parigi, Stefano Gervasoni (Bergamo, 1962). Autore di composizioni caratterizzate da un'espressione delicata e  da un fragile lirismo, Gervasoni fa ricorso a una grande tavolozza di elementi linguistici: strutture modali, accordi perfetti, oggetti sonori e bruitisti e una grande varietà di tecniche esecutive. Stefano Gervasoni ha studiato la composizione al Conservatorio Verdi di Milano con Luca Lombardi, Niccolò Castiglioni e Azio Corghi. I suoi incontri con Brian Ferneyhough, Peter Eotvos e Helmut Lachenmann, così pure con Gerard Grisey e Heinz Holliger sono stati determinanti nel suo percorso di formazione. Ha ricevuto commissioni delI'Ensemble Intercontemporain, del festival Archipel di Ginevra, di Contrechamps, di Klangforum Wien, del Festival d'Automne à Paris, di Radio France, della WDR, del Teatro alla Scala di Milano, della Suntory Hall di Tokyo, della Berliner Biennale. Pensionnaire delIa Villa Medici a Roma (1995-96), borsista delIa Fondation des Treilles di Parigi (1994), del DAAD a Berlino (2006), compositore in residence al Domaine de Kerguéhennec per il triennio 2008-2010, Stefano Gervasoni insegna la composizione al CNSMDP di Parigi dal 2006.
Alla musica di Stefano Gervasoni è dedicata la monografia del musicologo francese Philippe Albèra Le parti pris des sons. Dans la musique de Stefano Gervasoni (Contrechamps, 2015) che sarà presentato il 25 novembre a Casa Giannini.
Per la prima volta Urticanti ospita un complesso, oltre che un compositore in residenza. Si tratta del Quartetto Prometeo (Giulio Rovighi e Aldo Campagnari, violini; Massimo Piva, viola; Francesco Dillon, violoncello), formazione cameristica italiana di assoluto prestigio internazionale (nel 2012 è risultata vincitrice del Leone d’argento alla Biennale di Venezia), particolarmente apprezzata per l’originalità del suoi progetti oltre che per la raffinatezza delle interpretazioni: il suo ultimo disco Arcana (Sony Classics) con riscritture contemporanee di brani del Rinascimento e Barocco sarà presentato a Bari, nel foyer del teatro Petruzzelli, il 24 novembre alle 18. Il 26 novembre il Quartetto Prometeo eseguirà una delle composizioni simbolo dell’estetica di Gervasoni, Six lettres à l’obscurité, in una serata durante la quale si ascolterà pure una delle pagine monumentali della letteratura per quartetto d’archi, il Quartetto op. 131  di Beethoven.
 Tra gli ospiti del festival anche il flautista Mario Caroli e il pianista Pasquale Iannone.
Il festival si conclude il 10 dicembre con un omaggio al poeta armeno Hrand Nazariantz, con composizioni originali degli studenti del Conservatorio Piccinni eseguite da loro stesse e dirette da Dominga Giannone. Dal 22 novembre i concerti si svolgono nella chiesa di Santa Teresa dei Maschi. Tessera 8 concerti 10 euro. Infotel 329.8998101.

Nessun commento:

Posta un commento