lunedì 5 marzo 2012

Dal 23 marzo al Massimo di Palermo va in scena il Boris Godunov di Musorgskij

Titolo simbolico del teatro d'opera tardo romantico russo, dopo 25 anni (ma nel 1987 era la compagnia del Malyi di Leningrado in tournée al Politeama, ed è necessario tornare indietro fino al 1964 per l'ultima volta al Massimo con i complessi locali), torna a Palermo l'imponente “Boris Godunov” di Modest Musorgskij

(23-30 marzo), affresco corale di forte impatto scenico e rilevante impegno produttivo, che potrà vantare un protagonista assoluto della scena lirica internazionale come Ferruccio Furlanetto, in un ruolo al quale è molto legato e che ha anche interpretato nel tempio della musica russa, il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Lo sfarzoso nuovo allestimento (realizzato in coproduzione con il Teatro Municipal de Santiago del Cile) è firmato da un artista ormai caro al pubblico palermitano e apprezzato per la sontuosità e l'eleganza dei suoi lavori, il regista scenografo e costumista Hugo de Ana, già autore di due recenti apprezzati spettacoli inaugurali (“Lohengrin” e “Senso”).
Alla guida dei complessi della Fondazione, una bacchetta di esperienza come George Pehlivanian.
“Boris Godunov” – opera dalla storia compositiva assai complessa, presente in più versioni molto differenti tra loro – sarà messa in scena nell'edizione musicale approntata da Pavel Lamm, la seconda versione del 1872 preparata dallo stesso Musorgskij, con i due quadri del cosiddetto"atto polacco", la soppressione della scena VI di San Basilio della precedente versione originale (quella rifiutata dalla commissione dei Teatri Imperiali), e la scena finale della foresta di Kromij. Foschi complotti e ribellioni sono le componenti fondamentali del capolavoro di Musorgskij, il cui soggetto è basato su un dramma di Pushkin: nella Russia d’inizio Seicento, piombata nel pieno caos dopo l’assassinio dell’erede al trono, si narrano le vicende tormentate e i dissidi di Boris, lo zar illegittimo che muore straziato dai rimorsi e dalla sua stessa brama di potere; il grande monologo conclusivo di Boris è uno dei capolavori assoluti della storia musicale.
Costo dei biglietti: da euro 15 a euro 125, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 10 - 15, tel. 0916053580 / fax 091322949 / biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. Informazioni e prevendita 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17). Teatro Massimo – piazza Verdi 1 – 90138 Palermo.
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