lunedì 5 marzo 2012

Fuortes: "Il Barbiere di Siviglia al Petruzzelli si farà". Ma intanto ci sono 8 milioni di euro di buco nel bilancio della Fondazione Petruzzelli *


Questa mattina il commissario straordinario della Fondazione Petruzzelli, Carlo Fuortes incontra a Roma il ministro dei Beni Culturali Ornaghi che lo ha nominato per risolvere la crisi del Politeama barese. E' continuata, intanto, per la terza notte consecutiva l'occupazione del teatro Petruzzelli di Bari da parte di musicisti, tecnici e amministrativi del politeama che chiedono la conferma dei contratti per tutto il personale al commissario della Fondazione, Carlo Fuortes, insediatosi venerdì scorso. Nella mattinata di domenica i musicisti hanno portato la protesta fuori del teatro con un quintetto d'ottoni che si è esibito per strada nella centralissima via Sparano. Lo stesso avevano fatto sabato scorso nei pressi del Petruzzelli esibendosi insieme al Coro della Fondazione. Il commissario è intensamente al lavoro sin da quando è giunto a Bari venerdì sera e ha cominciato a verificare la documentazione relativa ai conti della gestione del teatro e a svolgere una serie di incontri.
Dalle prime analisi sarebbe emerso un disavanzo di bilancio di quasi otto milioni di euro. Fuortes ha assicurato che preparerà un piano industriale non appena avrà l'esatta dimensione della situazione di bilancio; nel frattempo, ha già rincontrattualizzato una sessantina di persone tra tecnici e amministrativi, a cui si devono aggiungere le maschere e ha assicurato che la prossima opera prevista in cartellone per metà aprile, il Barbiere di Siviglia, si farà.
La Cgil però, con i lavoratori, chiede "procedure trasparenti" per le assunzioni e garanzie occupazionali per tutti i lavoratori del teatro che sono attualmente senza contratto. E mentre il sindaco di Bari, Michele Emiliano, presidente della Fondazione, ha chiesto un incontro con i ministro e i soci della Fondazione, la Regione Puglia ha esortato tutti ad agire con senso di responsabilità consentendo al commissario di lavorare in serenità. La Regione ha inoltre sottolineato che la "disperazione" dei lavoratori che ora sono senza contratto è stata indotta da chi in passato ha scelto un "sistematico sforamento" della pianta organica. *(Fonte: Repubblica Bari online 4 marzo 2012)

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