venerdì 9 marzo 2012

Maazel difende l'Orchestra del Petruzzelli: "Non sono uno che ruba i soldi" *

"È il diretto interessato, il maestro Lorin Maazel (nella foto), a intervenire adesso sulle polemiche di stampa circa il giallo del suo cachet per la direzione dell’orchestra della Fondazione Petruzzelli nella Carmen che, il 20 gennaio scorso, aveva inaugurato la stagione lirica del Politeama. L’ex vicepresidente dell’ente, in effetti, l’assessore provinciale alla Cultura, Nuccio Altieri, aveva parlato di spese folli, ovvero di 120mila euro per recita, quando invece il compenso di Maazel sarebbe stato complessivamente di 126mila euro per tutte le sei recite dell’opera, ovvero il tetto massimo dei cachet fissati dal Ministero per i Beni culturali. Ma tant’è.
Il maestro Maazel ha preso carta e penna e ha affidato al Comune di Bari, che l’ha veicolata alla stampa, una sua lettera aperta: "Ho letto l’articolo dei '500mila euro per andare a villa Maazel'. E devo dire che, in tutta la mia "modesta" carriera, non mi era mai capitato di ricevere un trattamento tanto "caloroso", come quello manifestatomi dal signor Trifone Altieri". E qui senza alcuna ironia la secca replica di Maazel sul suo compenso: "I miei rapporti con la Fondazione Petruzzelli sono regolati da regolari contratti, e per ogni "recita" o "concerto" il mio onorario è quello previsto dal top fee ministeriale moltiplicato per il numero di recite o concerti. Resta inteso che il mio abituale onorario è cosa ben diversa, essendoci delle leggi di mercato. Per il teatro Petruzzelli
e la città di Bari, che mi hanno accolto come un cittadino barese e in cui mi sono sentito un barese, ho deciso di venire incontro alle esigenze del teatro".
E c'è irritazione nel maestro che spiega: "Leggendo i giornali di questi giorni, appaio come uno che vuole rubare soldi". Ed ancora: "Il 6 marzo ho compiuto 82 anni e pochi giorni fa ho terminato a New York un tour con I Wiener Philarmoniker per festeggiare 50 anni di collaborazione. Credo di aver condotto qualche "orchestra" nella mia settantennale carriera. Lo scorso 17 marzo (2011) a Washington D.C., grazie all’amico Giandomenico Vaccari, ho avuto l’onore di dirigere per la prima volta la "giovane", disciplinata e ottima orchestra del teatro Petruzzelli per le celebrazioni del 150’ anniversario dell’Unità italiana, alla presenza di Sua Eccellenza Giulio Terzi di Santagata, e il mio compenso è stato di zero euro, in omaggio alla vostra terra che nel dopoguerra mi ha accolto caldamente come giovane studente americano".
Ma non mancano le precisazioni sulla trasferta in Virginia. "Per quanto concerne il Festival di Castleton 2012, il 12 novembre è stata inviata una bozza di contratto dagli uffici della Chateauville Foundation, in cui era previsto che la Fondazione Petruzzelli si sarebbe fatta carico dei compensi dei musicisti e dei voli a/r, e il Castleton Festival dell’alloggio e di 3 pasti giornalieri". Ed è che Maazel, spiegando che alcun accordo è stato finora formalizzato, ricorda come "ad oggi, a cominciare dal sottoscritto, nessun artista è stato ancora liquidato dalla Fondazione Petruzzelli per la messa in scena della "Carmen". Ho letto dai giornali della crisi di liquidità della Fondazione e saluto il commissario Carlo Fuortes, a cui auguro buon lavoro, che pare abbia sbloccato il contributo del ministero. Pertanto mi auguro quanto prima vengano pagati gli onorari, almeno dei cantanti, regista e scenografo".
Fatto sta che la polemica di questi giorni non intacca gli impegni già presi da Maazel che assicura: "Tra qualche settimana sarò nuovamente a Bari per il "Barbiere di Siviglia" e mi auguro di poter riprendere il cammino con il commissario Carlo Fuortes, e se del caso parlare con lui per trovare le soluzioni migliori per un futuro comune. Se lui lo vorrà e se la città di Bari lo vorrà". Altri progetti nel cassetto non mancavano, a quanto pare: "A novembre 2012 sarò in Oman per due recite di "Boheme" al nuovo teatro. Il Royal Opera Muscat di Oman mi domandò di suggerirgli una valida Orchestra da far scritturare. Suggerii subito l’orchestra del teatro Petruzzelli e chiesi a Vaccari, quando ero ancora a Bari, di formularmi un preventivo di tutti i costi di orchestra, con viaggi e soggiorno pagati".
La lunga lettera del maestro non placa, tuttavia, la vis polemica di Trifone Altieri, vicepresidente della Provincia, che, nel giro di meno un paio d’ore, risponde nero su bianco. "Maazel, finalmente, chiarisce che la partecipazione al Festival di Castelton, è stata concordata e sviluppata con Vaccari ed Emiliano, annunciata in pompa magna in conferenza stampa l’anno scorso, pur non essendo mai stata portata all’attenzione del CdA (vi pare poco?). Inoltre con molto candore dice che per l’impegno dell’orchestra in Virginia, Maazel non avrebbe pagato nulla, anzi anche i voli sarebbero stati a carico della Fondazione, magari pagati dalla Regione".
Una prospettiva che ad Altieri non piace nemmeno un po’: "Per compensare questo 'bel regalo' Maazel si prodiga a suggerire alla ricca Royal Opera di Muscat di scritturare l’orchestra del Petruzzelli per una prossima produzione per la quale sarebbero stati pagati viaggi, soggiorni e onorari. Ma allora caro maestro Maazel perché in Oman la nostra orchestra dovrebbe essere pagata e invece per suonare nella sua tenuta a Castelton dovremmo pagare anche i voli, oltre ad offrirle gratuitamente la prestazione dei nostri professori?".
Fino ad infervorare ulteriormente i toni, ponendo anche altri interrogativi: "Maazel pur avendo caldeggiato in ogni modo (con lettera e telefonate al ministero) la conferma del suo generoso amico Vaccari, si rallegra per la nomina di Carlo Fuortes e con l’occasione, visto che è riuscito a sbloccare i fondi ministeriali, non perde tempo e batte cassa per se e "almeno per cantanti, regista e scenografo". Ma perché solo per i cantanti, regista e scenografo?". E chissà se il maestro comprenderà il senso, tutto barese, della chiosa di Altieri: "Caro Maazel ho grande rispetto per il suo talento e per la sua carriera ma, come si dice a Bari, non venire a suonare a casa dei suonatori". *(Fonte: Repubblica Bari online - Antonio Di Giacomo - 8 marzo 2012)

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