lunedì 19 marzo 2012

Qui Monfalcone: il baritono austriaco Daniel Schmutzhard interpreta "Die Winterreise" di Franz Schubert


La stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, mercoledì 21 marzo alle ore 20.45, con un concerto dedicato ai grandi cicli liederistici di Franz Schubert; in programma l’interpretazione di "Die Winterreise" (Viaggio d’inverno)ad opera del giovane baritono austriaco Daniel Schmutzhard (nella foto), che affianca ad una brillante carriera come cantante d’opera nei maggiori teatri europei un’intensa attività concertistica; al suo fianco, la pianista tedesca Katrin Dasch.
Considerato il ciclo più bello della letteratura liederistica tedesca, Die Winterreise (su testi di Wilhelm Müller) ha per tema l’amore non corrisposto. Schubert lo compone nel 1827 (un anno prima della morte) e lo definisce un ciclo di "canzoni tremende": è una musica impregnata di dolore, che sconvolse gli amici di Schubert al primo ascolto.
Il baritono austriaco Daniel Schmutzhard, dopo gli studi al Conservatorio di Innsbruck e alla Universität für Musik di Vienna, si esibisce ancora studente presso importanti festival e istituzioni musicali. Nel 2005 vince il Concorso Mozart di Salisburgo, nel 2006 è fra i vincitori dell’Académie du Festival d'Aix en Provence e nel 2009 si aggiudica il primo premio al Concorso Liederistico “Thomas Quasthoff” di Berlino. Pur ancora giovane, è già un riferimento nel repertorio concertistico e oratoriale (ha eseguito Messe, Oratori, Requiem e Lieder) e in quello lirico.
Fra il 2006 e il 2010 ha lavorato presso la Volksoper Wien interpretando numerosi ruoli (Papageno del Flauto magico, Ping di Turandot, Figaro del Barbiere di Siviglia, Marcello della Bohème e altri ancora). Ospite di prestigiosi festival internazionali, ha cantato con direttori del calibro di Daniel Barenboim, Vincent Boussard, Sascha Götzel, Leopold Hager, René Jacobs e Simon Rattle per citarne soltanto alcuni.
Nella stagione 2010-2011 ha cantato nel Flauto magico con René Jacobs al Mozartwoche di Salisburgo, è stato Harlekin allo Staatsoper di Vienna e il Danilo della Vedova allegra al Volksoper Wien mentre nella stagione 2011-2012 è stato Guglielmo nel Così fan tutte al Teatro dell'Opera di Francoforte, Papageno nel Flauto magico e Eisenstein nel Pipistrello. Nel 2014 sarà nuovamente Papageno nel Flauto magico realizzato dall’Opera Bastille di Parigi sotto la direzione di Philippe Jordan.
Katrin Dasch si diploma alla Hochschule der Künste di Berlino e prosegue gli studi presso la Hochschule für Musik della stessa città, perfezionandosi poi nel repertorio cameristico presso la Musikhochschule di Monaco. Fra i diversi riconoscimenti ottenuti figurano il "BR Musikzauber Franken" e il “Wettbewerb für Liedgesang”.
Il ciclo Winterreise è sicuramente la pagina più alta e complessa di tutta l’immensa produzione liederistica di Franz Schubert ed è fra le testimonianze più belle in assoluto di tutta la letteratura musicale tedesca di questo genere. La produzione di lieder raggiunge oltre i 600 titoli nel catalogo schubertiano ed è proprio grazie al genio dell’autore che il lied si emancipa dal ruolo di intrattenimento domestico per divenire una forma artistica autonoma ed entrare a far parte della vita concertistica, come intesa nella vita culturale borghese dell’epoca.
Winterreise, scritto nel 1827 (a un anno dalla morte), fa parte dei cicli della maturità di Schubert insieme a Die Schöne Müllerin e Schwannengesang ma l’afflato totalmente romantico di questa pagina è quello che più di ogni altro sublima la forma artistica del lied, toccando sentimenti e valori universali.
Se è con i testi del grande Goethe che Schubert riesce in modo totalizzante ad esprimere la sensualità dei sentimenti, è particolarmente significativo che questo ciclo non usi i testi dell’autore del Werther ma quelli di un poeta considerato “minore”, Wilhelm Müller (che scrive il ciclo in più riprese: la versione definitiva, fatta propria da Schubert, appare nel novembre del 1824).
Il Wanderer protagonista del ciclo è il simbolo dell’intellettuale ottocentesco e il tema del viaggio intrapreso per difendersi da una delusione amorosa si trasfigura nel viaggio allegorico dentro se stessi, una tensione verso qualcosa di irraggiungibile. La natura, i suoni e i paesaggi sono dovunque, nei testi e nella musica, ma non c’è nulla di descrittivo nella pagina schubertiana; tutto si astrae dal proprio ruolo e diventa simbolo: il viaggio dell’amante deluso è in realtà un inquieto itinerario tragico, che perde la sua connotazione temporale e sfuma in stati d’animo, sogni, ricordi.
La scrittura pianistica di Schubert è strabiliante per la semplicità e l’efficacia emotiva che imprime, brano dopo brano, al cammino psicologico, sentimentale ma anche fisico del Viaggio d’inverno.
I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro (da lunedì a sabato, ore 17-19), la Ticketpoint di Trieste, la Libreria Antonini di Gorizia, l’ERT di Udine e on line sul sito www.greenticket.it.
Mercoledì 21 marzo, alle ore 19.00, nel Foyer del Teatro, Clara Giangaspero introdurrà il pubblico all'ascolto del concerto. L'incontro, a cura dell'associazione "Per il Teatro di Monfalcone", è ad ingresso libero.

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