mercoledì 21 marzo 2012

Ristrutturazione Auditorium "Nino Rota" chiuso da vent'anni: si spera di inaugurarlo nella primavera del 2013


Nuccio Altieri, vicepresidente della Provincia di Bari l'ha chiamata operazione San Tommaso, ossia " guardate e toccate con mano". Ieri mattina ennesimo sopralluogo per constatare lo stato dei lavori di ristrutturazione dell'auditorium "Nino Rota" chiuso da vent'anni; presenti, oltre ad Altieri l'assessore regionale all'Urbanistica Angela Barbanente (in verità, un po' in difficoltà nel ricordare la cifra esatta dello stanziamento regionale per il recupero del bene), il presidente Stefano Carulli del Conservatorio di Bari, oltre ai tecnici e agli operai dell'impresa. Il cantiere sarà chiuso con chiavi in mano alla Provincia di Bari nel dicembre del 2012. Questa la promessa fatta dai tecnici del consorzio Ricciotti di Ravenna. Dall'esterno la sensazione, in verità, è che i lavori siano fermi dall'ottobre del 2011: “Non è vero che non si è fatto nulla in questi mesi, la ditta ha completato gli impianti termici, idrico fognanti e di condizionamento – spiega Altieri nei sotterranei dell’auditorium dove dimorano tubi e valvole – poi si passerà alla copertura della cupola dell’auditorium e ai rivestimenti in legno”.
I pannelli saranno modulabili a seconda delle tipologie di concerto che potranno essere ospitati nell’auditorium, che avrà 750 posti nella sala grande e 150 in quella inferiore, più piccola e destinata anche agli usi specifici del conservatorio. Un tunnel sotterraneo garantirà l’accesso al vano impianti, mentre per adeguare la struttura alle norme antisismiche i pilastri sono stati rinforzati con la costruzione attorno agli stessi di strutture di consolidamento. Per la ristrutturazione del Nino Rota sono stati investiti quasi 8 milioni di euro, 2 dei quali provengono dal ministero dei Beni culturali, 2,4 milioni di euro dalla Provincia mentre la Regione Puglia ha investito 3,2 milioni di euro. Al lavoro ci sono in media ogni giorno 20 operai, con l’obiettivo di terminare l’opera entro il 2012, compreso il rimontaggio dell’organo ora in restauro a Pescara: poi si aprirà la fase dei collaudi tecnici, vero punto interrogativo per la riapertura. Diciamo che per la primavera 2013 si potrebbe tagliare il nastro con una degna inaugurazione.
Altieri sembra infatti convinto che non ci saranno le difficoltà che si ebbero per la riapertura del Petruzzelli nella concessione dei certificati di agibilità e legati al rischio incendi. Qualche giornalista sottolinea ironicamente che "per fortuna nel frattempo è cambiato il comandante dei vigili del fuoco".
Bari, va detto, non ha una sala da concerto ad hoc dal 1992, basti pensare che l'Orchestra Sinfonica della Provincia è stata costretta a vagare per anni alla stregua di un ensemble di nomadi, di chiesa in chiesa, di albergo in albergo, di palestra in palestra.
Quest'anno ha finalmente trovato una sede semi-stabile presso il periferico Multicinema Showville a Mungivacca dove può sia provare che esibirsi in concerto. E' già qualcosa, ma si potrebbe a mio sommesso parere fare di più. Perchè ci si chiede, almeno per il momento l'ICO barese non può trovare spazio per suonare, magari di domanica mattina, anche al Petruzzelli che rispetto allo Showville di Mungivacca attirerebbe molti più appassionati?
Altieri, che è anche vicepresidente della Fondazione Petruzzelli, ne potrebbe parlare, per esempio, con il commissario straordinario Carlo Fuortes. Speriamo bene.

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