lunedì 11 novembre 2013

Nicola Piovani e Luca De Filippo protagonisti di un nuovo Extra della Fondazione Petruzzelli


Mercoledì 11 e giovedì 12 dicembre alle 21.00 al Teatro Petruzzelli è in programma Padre Cicogna, racconto sinfonico per quattro voci, voce recitante ed orchestra, su versi di Eduardo De Filippo e musiche di Nicola Piovani. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli il maestro Nicola Piovani, voce recitante Luca De Filippo. Il concerto fuori abbonamento è una produzione della Compagnia della luna e rientra negli Extra della Fondazione Petruzzelli. I biglietti sono in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Informazioni: 080.975.28.40.


L’idea, il mio desiderio di mettere in musica Padre Cicogna risale a più di venti anni fa, praticamente alla prima volta che l’ho letto rimanendone profondamente sedotto. E sono molto contento dell’occasione che mi è stata offerta per far vedere la luce a questo amato progetto. Mettere in musica un poema di Eduardo comporta, come s’immagina, più di una difficoltà.
Ho lavorato nel continuo timore di fare un passo falso, in termini non solo artistici in senso lato, ma anche strettamente lessicali. Nel racconto sinfonico che viene presentato questa sera, la voce recitante narra la storia Padre Cicogna con i versi di Eduardo integralmente riproposti, senza modifiche o aggiunte: il ritmo drammaturgico dello sviluppo narrativo è esattamente quello originale. Ma al racconto recitato in versi si affiancano quattro voci cantanti – due maschili e due femminili – col ruolo di contrappuntare gli accadimenti con versi dello stesso Eduardo - e in più qualche filastrocca della tradizione popolare natalizia napoletana. Le quattro voci, di natura e colore molto diverso fra di loro, intervengono come un piccolo coro che dà voce a una collettività, al quartiere dove va ad abitare Cicogna, alias Emanuele.
Un’orchestra di carattere in parte sinfonico e in parte etnico - comprendente chitarra, mandolino, batteria, flauto dolce – scandisce il ritmo e commenta le fasi narrative di questo avvincente poema, leggibile anche come una magnifica sceneggiatura, che suggerisce un vero e proprio commento musicale narrativo. A circa metà del racconto, alla nascita del figlioletto, la mamma, come ogni mamma del popolo, canta una ninna nanna. I versi li ho ricavati da una folgorante poesia dedicata a Luca. È una breve lirica in una metrica che, sommando i versi a due a due, dà il risultato di sette, con un cambio ritmico finale: due versi di sei sillabe che risultano come settenari tronchi. Si te parlo / me parlo... La più grande difficoltà di tutta la composizione l’ho provata nel mettere in musica questo schema metrico, evitando di modificarne una sola sillaba. Una piccola scommessa enigmistica, all’interno di un lavoro musicale molto coinvolgente sul piano emotivo. Coinvolgente naturalmente per chi ha scritto la musica, nella speranza di coinvolgere in qualche modo anche chi la ascolterà; chi si lascerà raccontare dai suoni, dagli strumenti, dalle voci, la dolorosa, paradossale e nuda storia del povero padre Cicogna.
Ringrazio ancora una volta Luca De Filippo per avermi dato la fiducia e l’incoraggiamento necessari ad affrontare Padre Cicogna, consentendomi di metterci mano, di metterci cuore e, soprattutto, di metterci matita, gomma e pentagrammi.
Nicola Piovani

Questo spettacolo è dedicato ad Eduardo. Per ricordare i venticinque anni dalla sua scomparsa. Qui,
in questo teatro, il San Ferdinando, che così caparbiamente volle ricostruire sulle macerie partorite
dalla guerra. Scelse la sua “casa” in questo quartiere popolare perché questo era il suo pubblico, a cui amava rivolgersi. Venticinque anni, cinque lustri, un quarto di secolo. Le sue commedie volano ancora sui palcoscenici italiani ed esteri. Le sue parole hanno ancora un significato profondo, toccano i sensi; gli spettatori vi riconoscono le loro ansie, il quotidiano, le paure e le loro speranze. L’analisi profonda e razionale, a volte spietata dell’animo umano, dei rapporti tra individui, del disfacimento dei valori morali, della famiglia, quale nucleo primario della società, trova nella nostra vita di oggi la conferma di un forte pensiero anticipatore e di una capacità di osservazione che soprattutto ora, a distanza di tempo, si possono valutare e comprendere appieno. E lo spettatore esce portandosi dentro quella che dovrebbe essere, sempre, la vera funzione del teatro.
Luca De Filippo


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