lunedì 21 ottobre 2013

Agis, l'ira della Godelli "Chieda scusa o mi dimetto" *


"Sembrava una normale polemica di autunno. Invece è diventato un vero caso, con l'assessore alla Cultura Silvia Godelli furibonda e pronta a dimettersi. La Regione risponde violentemente all'Agis, l'Associazione generale italiana dello spettacolo, che sabato aveva attaccato l'assessore al Bilancio, Leo Di Gioia, per i ritardi di alcuni pagamenti. "I toni e gli aggettivi usati dai dirigenti dell'Agis sono inaccettabili" dice l'assessore Godelli. 

"Esistono dei problemi che dipendono dalle politiche nazionali e comunitarie alle quali, tra l'altro, il presidente Vendola si è sempre opposto. Stiamo cercando di risolverli, per lo meno in parte. Per questo invito l'Agis a volersi immediatamente adoprare per il necessario rasserenamento di rapporti con la giunta regionale nel suo complesso, oltre che con il singolo assessore al Bilancio, per mettere tutti, me per prima, nelle condizioni di poter operare con la maggior rapidità possibile al fine di sbloccare almeno in parte i pagamenti arretrati. E' appena il caso di dire che, altrimenti, sarò io a dover rimettere il mio mandato".
A fare infuriare la Godelli la lettera dei gestori nella quale parlavano di un debito di circa 4 milioni, accumulatosi negli ultimi cinque anni. "Restiamo allibiti  -  scrivevano all'assessore Di Gioia la presidente della sezione Agis spettacolo dal vivo, Clara Cottino, insieme con i coordinatori dei comparti prosa, musica e danza (Mario Pierrotti, Paolo Ruta e Elisa Barucchieri   -  da quanto sta accadendo, sgomenti nell'assistere impotenti a come una sola persona, un solo assessore, abbia il potere di decidere le sorti di centinaia di imprese che impiegano giornalmente migliaia di lavoratori, di cui molti con famiglia". 
"Dispiace rimarcare da parte sua, in qualità di assessore al bilancio della Regione un atteggiamento indifferente e insofferente nei confronti di quanti (e siamo tantissimi) continueranno a non recepire gli stipendi arretrati, di tutte quelle imprese che si ritroveranno aggravate di ulteriori interessi e more nei confronti delle banche (per le anticipazioni), dello Stato e degli enti previdenziali (per gli omessi pagamenti di tasse ed oneri)". "Ci risulta, e speriamo che lei possa smentirci  -  si insiste nella nota  -  che seppure dovesse decidere di portare la delibera in giunta regionale martedì prossimo, i tempi necessari all'avvio delle pratiche di liquidazione sono ormai compromessi dai tempi necessari agli uffici per la richiesta dei Durc e soprattutto dal fatto che agli inizi di novembre gli uffici di ragioneria della Regione saranno impegnati nella chiusura dell'esercizio finanziario di quest'anno e difficilmente potranno portare avanti altre pratiche". Ieri l'assessore Di Gioia aveva allargato le braccia, assicurando il suo impegno e ricordando i rigidi vincoli imposti dal patto di stabilità.
Ad attaccare a testa bassa è invece la Godelli: "Sono sconcertata - dice in una nota di risposta - Sono perfettamente consapevole dello stato di difficoltà estrema in cui versano i soggetti che operano in questo ambito, conosco caso per caso e complessivamente i rischi che essi corrono, e sono molto preoccupata per il destino di questo prezioso settore della vita culturale e sociale della nostra Regione, cui peraltro dedico il mio impegno da oltre otto anni. Sono altrettanto cosciente - continua - del gravissimo ritardo con cui operiamo come amministrazione regionale nell'erogare quanto dovuto da anni, e delle conseguenze che ciò determina anche nella vita privata delle centinaia di operatori interessati". 
Proprio per la consapevolezza che la Regione ha dei problemi, dice la Godelli, "non posso che dissentire nettamente dai toni e dagli aggettivi che la lettera dell'Agis utilizza nel rivolgersi all'assessore al Bilancio, mio collega di giunta. La situazione amministrativa della Regione, e i ritardi che la connotano, non sono in alcun modo determinati dalla "indifferenza" di un singolo assessore regionale, pur se responsabile del Bilancio,
 ma sono la perversa conseguenza di un assieme di politiche nazionali e comunitarie a cui peraltro il presidente Vendola si è sempre attivamente opposto". "Lo stesso presidente Vendola - scrive ancora l'assessore alla Cultura - ha assicurato speciale attenzione ai settori culturali all'atto della approvazione della delibera di Giunta con cui saranno assegnate agli assessorati le scarsissime risorse liquidabili, e tanto accadrà, certamente, nei prossimi giorni". 
* (Fonte: Repubblica Bari - online, 21 ottobre, 2013)

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