mercoledì 9 ottobre 2013

L'Eugene Onegin al cinema dal Metropolitan di New York: uno spettacolo indimenticabile!


Grande successo ieri al Galleria per "Eugene Onegin" di Ciaikovskij, su libretto di Puskin, trasmesso in diretta dal Metropolitan di New York, spettacolo d'apertura della stagione d'opera 2013-2014. 
E' proprio vero, il cinema offre il "miglior posto a teatro" che si possa immaginare. Non c'era molta gente in verità (appena una quarantina di persone), ma lo spettacolo è stato di eccellente qualità audio/video, davvero stupenda la regia cinematografica, splendidi i backstage, negli intervalli i cambi di scena sono stati seguiti passo dopo passo, per cogliere lo sforzo notevole che c'è dietro un allestimento.
Ottima la direzione dell'esperto Valery Gergiev, vibrante e appassionata nei momenti topici del capolavoro di Ciaikovskij, a cominiciare dalla scena della lettera. Sofferta,  ammaliante la bravissima Anna Netrebko nel ruolo da protagonista di Tatjana. Si vede quanto abbia approfondito, al livello psicologico il personaggio. La voce è splendida, come sempre. L'aspetto appare un po' imbolsito dalla recente gravidanza, ma la voce è intatta per fortuna.
Due belle rivelazioni: le vocalità fresche e squillanti di Lenski,  ben interpretato da Piotr Beczala, che ha ricevuto una valanga di applausi dopo la struggente, seconda aria dello sfortunato personaggio. Non da meno, sul piano della tenuta scenica, il debuttante Onegin di Mariusz Kwiecin, partito timidamente, ha poi reso, soprattutto nel finale, credibile il suo freddo personaggio che si ritrova, all'improvviso, disperatamente innamorato di una donna rifiutata in gioventù.
La regia di Deborah Warner, su splendide scene di Tom Pye, è quanto di più tradizionale ci possa essere, restituendo una Russia ottocentesca, con i fasti dei palazzi aristocratici e gli autunnali colori pastello della campagna russa nel primo atto. Successo trionfale di pubblico per tutti i protagonisti.

La prossima opera "Tosca" di Puccini, è prevista per il 12 novembre, sempre dal Met. Speriamo solo che il pubblico partecipi più numeroso. Lo spettacolo lo merita di certo.

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