lunedì 21 ottobre 2013

Carmelo Grassi scrive all'assessore regionale al bilancio Di Gioia


Gentile Assessore,
Le scrivo, all’indomani della lettera inoltrata dai coordinatori dell’Agis
Spettacolo dal vivo con la richiesta di sue dimissioni, perché mi preme
comunicare a Lei e a tutta la Giunta regionale come quella richiesta sia
stata frutto di una sentimento di “stanchezza” e di “disillusione” forte,
che ha pervaso gli operatori dopo un’ulteriore seduta di giunta nuovamente
non deliberante per gli aspetti che conosciamo.

In Agis, non siamo soliti montare polemiche, né indulgere ad attacchi
personali: la storia di questi ultimi difficili 3 anni ne è testimone.
Sappiamo tutti bene quanto e come sia complesso il lavoro ed anche la
gestione delle diverse espressioni dei bisogni rivenienti dai territori e
dai settori che fanno capo ai diversi assessorati all’interno della Giunta,
sappiamo bene quanto possa essere riduttiva l’indicazione di un capro
espiatorio. E se i miei rappresentati hanno intrapreso questa azione è
perché si sono sentiti traditi.
La lettera, a me indirizzata, con cui il Presidente Vendola, in data 23
settembre accoglieva la necessità di un intervento straordinario per il
settore dello spettacolo e della cultura pugliese, ridotto in stato ormai
pre-comatoso, era sembrata la promessa di una soluzione che tramite un
percorso eccezionale, cioè atipico, avrebbe prodotto risultati in tempi
ragionevoli. Così non è stato, almeno finora.
Il mondo delle microimprese così diffuse ed attive nei diversi settori dello
spettacolo dal vivo è giunto davvero in una situazione di enpasse, che ha
come unica alternativa la chiusura delle attività con l’obiettivo di
scongiurare un ulteriore indebitamento.
Per questo, gli operatori saranno costretti a rivolgere appelli a Lei e a
tutta la Giunta fino a che non avranno certezza che la volontà espressa dal
Presidente Vendola, resa nota a tutte le strutture nostre socie e non, si
concretizzi in soluzioni certe, in tempi ragionevolmente brevi.
Nulla di personale, mi creda, solo la forte espressione di un disagio che
viene ormai da lontano.

Cordiali saluti e buon lavoro.

Il Presidente
Carmelo Grassi 

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