venerdì 9 giugno 2017

Convincente successo ieri dell'Orchestra del Petruzzelli ben diretta da Andris Poga, con la brava pianista Lise de la Salle protagonista nel primo concerto di Rachmaninov.


Convincente successo ieri al Teatro Petruzzelli per Lise de la Salle e per il direttore Andris Poga nel penultimo programma estivo della stagione sinfonica del Petruzzelli. Un programma articolato in diversi brani di grande interesse: da "Ruslan e Ludmilla" interpretato con agilità interpretativa dall'Orchestra del Teatro in consueto spolvero, passando per il concerto n.1 di Rachmaninov per pianoforte, pagine giovanile ma di raro spessore espressivo e tecnicamente ben resa dal giovane talento francese di Lise de la Salle, con una pulsante andamento dinamico e tecnico, e terminando con altre due pagine di sicuro interesse come il Salmo n. 23 op. 14 di Alexander Zemlinsky (ben eseguito anche dal Coro del Petruzzelli, ben coadiuvato anche da Fabrizio Cassi) e la celeberrima Ouverture- fantasia "Romeo e Giulietta", rappresentativo brano della storia musicale russa di rara potenza sognante ed evocatrice. Esecuzioni che si sono snodate con passione romantica, grazie all'interpretazione valida del poco conosciuto direttore Andris Poga, ma che ha già un invidiabile palmarès alle spalle, avendo ricoperto in un recente passato il ruolo di assistente dell'eccellente Paavo Jarvi, e avendo sostituito con merito direttori del calibro di Lorin Maazel e Valery Gergiev, in una recente Tournèe asiatica. Nel concerto di ieri sera ha mostrato tutta la sua abilità nel condurre le tre pagine cui è stato chiamato ad interpretare, specialmente nel Primo Concerto di Rachmaninov ha accompagnato con sonorità eleganti e magiche la pianista de la Salle, che ha messo in luce il suo eccellente bagaglio tecnico soprattutto nel primo movimento, reso con abile talento tecnico, ottima la sua cadenza ben espressa anche in un recente CD pubblicato dalla Naive con successo nell'integrale di Rachmaninov.
Insomma, una bella serata, nonostante il pubblico non fosse sufficientemente folto, come in altre occasioni. Bello anche il bis al concerto di Rachmaninov, un brano di raro lirismo liederistico di Schumann-Liszt che ha incantato il pubblico presente. Concerto dunque molto applaudito e apprezzato dal pubblico, con un Orchestra sempre in grado di entusiasmarlo con i suoi appaganti talenti artistici (archi, fiati e ottoni) in una girandola sempre emozionante.



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